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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2014 alle ore 10:33.
L'ultima modifica è del 21 giugno 2014 alle ore 10:49.

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La scorsa settimana ho parlato di Italia in Rosa, la bella manifestazione di Moniga del Garda che presenta non solo i rosati del territorio, il gardesano, ma di tutta Italia, con anche una piccola escursione in Provenza.
In tale occasione vi è anche un interessante concorso vinicolo riservato ai rosati prodotti in loco: i Chiaretti.

Il concorso è dedicato a Pompeo Molmenti, senatore del Regno e uomo di grande cultura enologica, che nel 1896 stappava la prima bottiglia di Chiaretto.
Il Chiaretto è un prodotto tipico del Lago di Garda, è un uvaggio di Groppello (prevalentemente), Marzemino, Sangiovese e Barbera.
Si produce con la tecnica chiamata tradizionalmente "Levata di cappello", che prevede lo sgrondo del fiore del mosto a fermentazione iniziata da poche ore, nel cuore della notte: per questo è detto anche Vino di una notte.
Viene presentato ogni anno il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino.
Non ho avuto 10 giorni fa la possibilità di assaggiare e presentare i vincitori, come ho spesso fatto nei mesi scorsi in occasione di quasi tutti i concorsi vinicoli sulla penisola, per cui voglio rimediare questa settimana, tornando sul Chiaretto e presentando le aziende ed i vini che si sono classificate ai primi tre posti (sono quattro a causa di un ex aequo al terzo posto).
Procedo seguendo la classifica del concorso.

Azienda Agricola Provenza – Desenzano del Garda (BS)
Provenza è una delle più importanti realtà del territorio, sita nel cuore della Lugana, nei pressi delle rive del Lago di Garda.
Fondata nel 1967 da Walter Contato, imprenditore edile arrivato da Milano, innamorato della campagna e del gardesano, che decise di fare una scelta di vita passando dai cantieri ai vigneti, è ora portata avanti dai figli, Fabio e Patrizia, a cui si è da poco aggiunto Mark, figlio di Patrizia.
La prima bottiglia è del 1969.
Provenza si compone di quattro cascine: Molino, Rocchetta, Storta e Cà Maiöl, la più antica, risalente al 1710 e sede principale dell'azienda. Dispone di 150 ettari di vigneti, di cui 90 di proprietà, tutti lavorati direttamente.
La produzione annua è di circa 1.500.000 bottiglie, ripartite tra 12 etichette diverse.
Enologo è Sandro Santini.
Ho assaggiato il Roseri Valtenesi Chiaretto D.O.P. 2013.

Roseri Valtenesi Chiaretto D.O.P. 2013 – 1° Classificato
E' un uvaggio delle 4 uve a bacca rossa tipiche del territorio gardesano: Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera.
Gradazione del 12,5 % , se ne producono 30.000 bottiglie.
Il nome Roseri è dovuto alla delicatezza del suo profumo, che fa pensare ad un bocciolo di rosa.
Nel bicchiere si presenta di un colore rosa tenue, delicato ma al contempo luminoso con dei vivaci riflessi più scuri.
Al naso è pulito, semplice ma intenso, piacevoli le note floreali, rosa, pesca e frutti bianchi, ma anche incenso e salvia.
In bocca è coerente, piacevole, equilibrato, con una grande pesca. Di sorprendente struttura per la sua tipologia, sarei curioso di riassaggiarlo tra 2-3 anni per scoprirne la possibile longevità.
Perfetti gli abbinamenti con i pesci d'acqua dolce ed il pollame.
Prezzo in enoteca: 10 Euro

Civielle - Moniga del Garda (BS)
E' una cooperativa nata nel 1979. Nel 1987 viene acquistata l'attuale cantina, costruita negli anni '20 del secolo scorso da Nino Negri, grande produttore in Valtellina, che in Valtenesi produceva il rosato in fiaschetti per gli aperitivi dei milanesi.
Fin dagli inizi con una grande vocazione al biologico, negli anni 90 tutti i soci intraprendono questa strada ed ora la produzione è completamente biologica.
I soci sono 50, con un'estensione dei vigneti pari a 80 ettari. Si producono 400.000 bottiglie, divise su 13 etichette.
Il Presidente è Sante Bonomo, l'enologo Marco Lazzarini.
Ho assaggiato la Pergola 2013.

Pergola Valtenesi Chiaretto DOC 2013 – 2° Classificato
E' un uvaggio di Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera, a cui si aggiunge del Rebo.
La gradazione è piuttosto elevata: 13,5 %.
La produzione dell'annata 2013 è di 65.000 bottiglie.
Vendemmia manuale in piccole casse, vinificazione a levata di cappello durante la prima notte, fermentazione senza bucce in acciaio.
Maturazione in acciaio e affinamento in bottiglia.
Fra i 4 vini in assaggio è quello col colore più intenso, un cerasuolo rosato molto deciso, con riflessi rubini.
Al naso è intenso è estremamente intenso, con profumi floreali ma soprattutto con una grande fragola di bosco.

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