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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2014 alle ore 15:26.

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Il Gavi è il vino bianco del Piemonte, ottenuto da uve Cortese.
La Denominazione si estende su un territorio compreso tra Lombardia e Liguria, a circa 30-40 km dal mare, territorio che dalla Pianura Padana arriva all'Appennino Ligure, occupando 11 comuni.
È un territorio di confine, in cui si sono fusi in un tutt'uno differenti tradizioni, culture, abitudini e sapori.

E questo è proprio il motivo principale per cui Gavi è diventata terra di bianco in una regione, il Piemonte, nota in tutto il mondo per i grandi vini rossi.
La Repubblica di Genova ha infatti a lungo posseduto questo territorio, diventato sede delle dimore di campagna di ricchi, nobili e notabili: la cucina genovese, pesce, carni magre e verdure, veniva esaltata dal bianco ottenuto dal vitigno autoctono, il Cortese.
Le prime testimonianze storiche della tradizione vitivinicola della zona sono datate 3 giugno 972: un documento conservato nell'Archivio di Genova parla dell'affitto a due cittadini di Gavi di vigne e castagneti da parte dell'Arcivescovo di Genova.
In un territorio ricco di borghi e castelli non mancano le storie, spesso al confine tra favola e leggenda: val la pena raccontare quella della Principessa Gavia.
Figlia di Clodomiro, Re dei Franchi, dovette scappare perché colpevole di un amore non approvato dalla corte. Durante la lunga fuga con il suo uomo ed il figlio da lui avuto, fu accolta e prese dimora, grazie anche all'intercessione del Papa, nel borgo che oggi si chiama Gavi in suo onore.

E per dirla tutta, la leggenda continua dicendo che la principessa bella e "cortese" abbia ispirato il nome del vitigno del territorio, il Cortese per l'appunto.
Diamo qualche numero:circa 1.480 ettari di vigneto, una produzione annua di 12 milioni di bottiglie, per il 70 % destinate all'estero, 50 milioni di fatturato delle aziende produttrici e circa 5.000 persone occupate nella filiera.
Il Gavi DOCG si produce in 5 diverse tipologie: Fermo, Frizzante, Spumante, Riserva e Riserva Spumante Metodo Classico.
Ciò che rende speciale questo vino è il microclima della zona, in cui si incontrano il vento marino che soffia dal Mar Ligure con l'Appennino e la sua neve. Due sono i tipi di terreni: quello bianco, marnoso e calcareo e quello rosso, argilloso.
Tutto ciò, insieme alla fatica ed alla passione degli uomini, porta ad un vino dai grandi profumi, elegante, fresco ed anche capace di invecchiare.
E proprio questo è il filo conduttore del mio articolo: scoprire il potenziale d'invecchiamento del Gavi.
Presento per questo 2 aziende con diversa filosofia: la prima con un progetto mirato di Gavi da invecchiamento, la seconda che dimostra come con normali ed adeguate metodologie di lavoro in vigna ed in cantina si ottengano vini perfetti da bersi dopo 6-7 anni.

Azienda Agricola Ghio Roberto – Bosio (AL)
La casa vinicola Ghio è stata fondata nel 1881.
Di padre in figlio, di generazione in generazione siamo arrivati a Giuseppe, enologo, ed al figlio Roberto, che dopo la Laurea in Filosofia del 2002 ha deciso di occuparsi a tempo pieno dell'azienda di famiglia, anche se, come ama raccontare, faceva i suoi vini già dal 1996.
I vigneti si estendono nel comune di Bosio, il più alto della zona del Gavi e dell'Ovada: è probabilmente il lembo di terra più vicino al Mar Ligure di tutto il Piemonte.
A sud di Bosio si arriva al Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, al nord vi sono i vigneti, su colline con grande varietà morfologica e microclimatica, tanto che vigne poco distanti producono uve con caratteristiche diverse, e molto.
Gli storici Vigneti Piemontemare sono identificati uno per uno con termini dialettali divenuti nel tempo i toponimi con cui l'azienda chiama i propri vini.
Roberto cerca di dare voce alla terra, rispettando le caratteristiche delle diverse annate, interpretando il carattere delle sue colline, che vuole innanzitutto rispettare: non si usano diserbanti in vigna, il minimo necessario di solforosa in cantina, riutilizzo del legno di vigna per il riscaldamento domestico, bottiglie leggere ed un parziale riciclo dei vuoti l'azienda. Si cerca cioè di conciliare la salubrità del prodotto con l'ecosostenibilità.
Gli ettari vitati sono 11, con una produzione annua di circa 60.000 bottiglie, ripartite su 12 etichette diverse.
Ho assaggiato "Le Zucche" 2012.

Gavi del comune di Bosio DOCG " Le Zucche" 2002
E' ovviamente ottenuto da uve Cortese in purezza.

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