Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2014 alle ore 08:14.
L'Accademia delle Scienze, la Società Reale di Medicina, la Facoltà di Medicina di Parigi condannano, dopo molte polemiche, i metodi di Mesmer ma le sue "cure" hanno un gran successo e nasce, fra i seguaci di Mesmer, la Società dell'Armonia Universale con forti legami col mondo massonico.
Questa, sommariamente, la vicenda di Mesmer che è un po' lo specchio delle contraddizioni dell'epoca dei Lumi. Al pensiero razionalista e critico e a una nuova concezione della medicina si oppongono ancora resistenze di tipo animista o vitalista.
Ma perché allora occuparsi di Mesmer oggi? Franz Anton Mesmer per anni è stato considerato un precursore della psicoterapia e molti hanno sostenuto che il concetto di inconscio nasce proprio con lui. Inoltre l'importanza del ruolo carismatico dello psicologo è sottolineata dal mesmerismo, più che la prassi o l'impianto teorico della cura.
Giuseppe Lago, medico psichiatra, direttore dell'Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata (Irppi) in un suo recentissimo libro L'illusione di Mesmer. Carisma e pseudoscienza nell'epoca dei Lumi, contesta e smonta punto per punto ambedue le assunzioni. Una ricerca, quella di Lago, documentatissima, che è stata realizzata grazie anche alla possibilità di consultare in rete, gratuitamente, l'intero archivio della Bibliothéque interuniversitaire de Santé (Bium) e quello della Biblioteca Nazionale francese. Lago ha consultato e messo a confronto una quantità enorme di documenti, lettere, appunti e testi talora inediti. Molti brani vengono pubblicati per la prima volta in italiano.
Il concetto di inconscio, sia nella sua dimensione "cerebrale", sia quella dinamica, poi legata al pensiero di Freud sono concezioni più tarde, «lontane dalle suggestioni esercitate da Mesmer nel corso dei suoi interventi terapeutici» come sottolinea nella prefazione Alberto Oliverio.
Intento dichiarato di Lago, e mi sembra ben riuscito, è quello di lasciare Mesmer e la sua vicenda «fuori dall'impianto costitutivo della psicoterapia».
Nel momento attuale «in cui le neuroscienze e la psicologia scientifica producono evidenze non discutibili, dovremmo trovare il coraggio – scrive Lago – di fare pulizia nel background della psicoterapia, evitando collegamenti e assurdi riferimenti a impostazioni che hanno, invece, bisogno di una ricostruzione storica supportata dalle fonti, e non dall'entusiasmo deformante di coloro che ci presentano il "romanzo" di Mesmer, perpetuando l'illusione e il fascino che ha esercitato per tutto l'Ottocento fino a oggi».
Ed è proprio una ricostruzione storica, unica nel suo genere, quella che fa Giuseppe Lago distruggendo punto per punto una concezione "magica" del carisma in psicoterapia. Oggi, si augura Lago, non c'è più spazio per i «nuovi mesmer» gli «uomini qualunque» della psicoterapia.
Una certa dose di carisma fa parte di tutte le relazioni. Il compito di uno psicoterapeuta è quello di ridurre il carisma ai minimi termini. «Ciò che dovrebbe rimanere è l'autentica dimensione personale del terapeuta» insieme a professionalità ed esperienza.
«Se per altre discipline, come la medicina, la contaminazione con il principio carismatico appare scongiurata – almeno in parte, aggiungiamo noi – per quanto riguarda la cura della mente il rischio di commistione tra vecchi paradigmi pre-scientifici e modelli operativi è ancora pericolosamente attuale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Giuseppe Lago, L'illusione di Mesmer, prefazione di Alberto Oliverio, Castelvecchi, Roma, pagg. 324, € 28,00