Cultura-Domenica CinemaMarcAurelio Acting Award alla carriera a Tomas Milian
Marc’Aurelio Acting Award alla carriera a Tomas Milian
16 ottobre 2014
Marc’Aurelio Actin Award alla carriera a Tomas Milian, un attore di origine cubana che nel corso degli anni è diventato simbolo della romanità. Il riconoscimento sarà consegnato nel corso della serata d’apertura del Festival internazionale del cinema di Roma da Sergio Castellitto, che fra le altre ha scelto proprio Milian come interprete del suo nuovo film. L’attore incontrerà il pubblico in occasione di una Masterclass moderata da Giona Nazzaro e Manlio Gomarasca, tutti e due nel comitato di selezione del Festival.
L’attore ha 81 anni
Il riconoscimento vuole celebrare il legame indissolubile dell’attore, che ha 81 anni, con la città di Roma. Classe 1933, cittadino statunitense e italiano (dalla sedonda metà degli anni Settanta), Milian arriva da Cuba a New York per frequentare l’Actors Studio, la fucina che ha prodotto attori del calibro di Marlon Brando, James Dean e Robert De Niro. Arriva in Italia come protagonista assoluto della commedia di Cocteau “Il poeta e la musa” andata in scena al Festival dei due mondi di Spoleto per la regia di Zeffirelli. Subito è una rivelazione e lavora negli anni Sessanta con registi famosi, ma Mauro Bolognini a Luchino Visconti, da Pier Paolo Pasolini a Carlo Lizzani, ad Alberto Lattuada. La sua inquietudine artistica lo spinge verso l’anti-Holliwood che sta rivoluzionando il cinema americano. Dennis Hopper, regista di Easy Rider, lo vuole per il suo film più controverso, The last movie,al fianco di Peter Fonda.
Dagli spaghetti western ai polizieschi, fino al ritorno nello star system hollywoodiano
In Italia diventa protagonista della stazione degli spaghetti western. Poi passa al poliziaesco per interperatre la maschera di Nico Giraldi, campione d’incassi degli anni Settanta e Ottanta. Poi torna negli States e riprende al lavorare nello star system hollywoodiano collaborando con registri del calibro di Steven Spielberg , Rober Redford, Abel Ferrara e James Gray. «Roma premiando Milian - ha sottolineato Giona Nazzaro - omaggia l’ultimo cantore della città, un artista incomparabile, unico, che ha toccato il cuore di milioni di romani e italiani sparsi in tutto il mondo».