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Cultura-Domenica CinemaAbete: tax credit scelta giusta per il cinema italiano

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Abete: tax credit scelta giusta per il cinema italiano

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Il tax credit per il cinema si sta rivelando una scelta giusta sia per la produzione italiana sia per l'attrazione degli investimenti dall'estero. A dirlo il presidente di Bnl, Luigi Abete, intervenuto al dibattito, tenuto in occasione del Festival internazionale del film di Roma, «Bnl e il cinema: nuovi strumenti di sostegno al settore». Nella tavola rotonda animata dal presidente di Bnl, Luigi Abete, dal vice direttore generle di Bnl, responsabile della Divisione Corporate Paolo Alberto De Angelis, da Nicola Borrelli, direttore generale del ministreo dei Beni Culturali, sezione Cinema, dalla presidente dei produttori Anica Francesca Cima, dal presidente dei distributori Anica Andrea Occhipinti e da Fabio Ciabatti, Mercato e imprese di Mediocredito centrale, si è fatto il punto sugli strumenti normativi e finanziari per favorire lo sviluppo dell'industria cinematografica, tra cui il tax credit e il Fondo centrale di garanzia per favorire l'accesso al credito alle aziende di settore.

Le novità sul tax credit
Il tax credit, che con il decreto Franceschini è stato allargato anche all’audiovisivo (si aspetta in uqetsi giorni il placet della Commissione europea) offre la possibilità di compensare debiti fiscali (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assistenziali) con il credito maturato in seguito a un investimento nel settore cinematografico. Per chi realizza film in Italia con manodopera italiana il tax credit è innalzato da 5 a 10 milioni. Inoltre lo stanziamento per la concessione di agevolazioni fiscali al cinema è salito da 110 a 115 milioni.

Si punta a modelli come le Sofica francesi
Si cercano nuovi strumenti finanziari che consentano l’incremento degli investimenti privati in favore di cinema e audiovisivi. Per esempio si punta a modelli come quelli delle Sofica francesi, le società di finanziamento dell'industria cinematografica e audiovisiva, istituite in Francia nel luglio 1985, che raccolgono fondi destinati a sovvenzionare
opere cinematografiche e audiovisive. I privati che sottoscrivono una Sofica possono beneficiare di una deduzione fiscale dal reddito netto imponibile, mentre le società azioniste posso usufruire di un ammortamento particolare. Le Sofica ricevono una parte dei ricavi per lo sfruttamento futuro dell'opera. Entro il limite del 20 per cento del finanziamento annuale la Sofica può sostenere opere europee, mentre il resto deve essere destinato esclusivamente a produzioni originali francesi.

Oltre 5mila film hanno avuto il sostegno di Bnl
Abete ha sottolineato che sono stati oltre 5mila i film che hanno ricevuto in questi anni il sostegno di Bnl attraverso l'attivazione di canali diretti e indiretti. Attraverso fondi propri Bln ha stanziato 200 milioni di euro fino al 31 agosto scorso, mentre attraverso fondi statali ha finanziato 460 operazioni con un erogato pari a oltre 16,5 milioni effettuto con il sostegno pubblico. Con attività di anticipo contratti poi, realizzata da Ifitalia, società di factoring del gruppo, ha messo a disposizione 50 milioni di euro. «Noi abbiamo spinto molto - ha sottolineato Abete - perché si facesse una normativa sul tax credit adeguata alla competitività internazionale che favorisse le nuove produzioni italiane e attraesse le produzioni internazionali in Italia». E oggi «abbiamo una nuova normativa - ha spiegato il presidente - che ha fatto un grande passo in avanti, questa si sta dimostrando una scelta giusta e mi sembra che sul piano attuativo aumentano sia le capacita' di proposte italiane sia la capacita' attrattiva verso il cinema internazionale». Per Abete si può ancora fare di più perché «abbiamo tutta una gamma vasta che consente di incrementare la capacità di utilizzo delle risorse fiscalmente messe a disposizione con dei meccanismi di moltiplicatore che, riducendo il rischio, incrementano la quantità delle operazioni effettuabili».

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