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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2010 alle ore 15:15.
L'ultima modifica è del 14 maggio 2010 alle ore 15:51.
Profitti netti di 527 milioni per il gruppo Generali nel primo trimestre del 2010, cinque volte i 104 milioni dello stesso periodo 2009. Il risultato supera le attese di mercato. Crescita del 22% a 1,2 miliardi per il risultato operativo e raccolta premi totale di 20,9 miliardi (+16,2%). Il combined ratio, indice di redditività tecnica, migliora al 98% dal 99,5% di fine 2009, nonostante 1,4 punti per catastrofi naturali.
Il ramo vita
Nel vita i premi del gruppo Generali nel trimestre sono aumentati del 25,7% a 14,2 miliardi, con una nuova produzione in termini di premi annui equivalenti di 1,5 miliardi (+21,3%). La raccolta netta vita risulta quasi raddoppiata a 6,1 miliardi. Stabili a 6,6 miliardi i premi danni (+0,9%). Il risultato operativo é frutto per 866 milioni del segmento vita (+60,8%), per 335 milioni dai danni (-25,4%) e per 98 milioni dal segmento finanziario (+6,4%). La struttura patrimoniale del gruppo vede il patrimonio netto in crescita a 18 miliardi dai 16,6 miliardi di fine 2009. L'indice Solvency I si attesta al 129% e migliora di un punto percentuale rispetto a fine 2009, nonostante il capitale assorbito dall'elevata crescita del segmento vita. Le plusvalenze immobiliari non iscritte a bilancio, aggiunge la nota, aumenterebbero l'indice di oltre 15 punti percentuali.
Gli investimenti
Gli investimenti del gruppo, esclusi quelli relativi a contratti linked, sono stati pari a 319 miliardi, in crescita dei 310 miliardi di fine 2009 e sono riferiti per il 79% a strumenti a reddito fisso, per il 9,4% ad azioni, per il 4,6% a investimenti immobiliari, per il 2,8% a disponibilità liquide e per il 4,1% ad altri investimenti. Il cda ha esaminato il bilancio di sostenibilità 2009 che evidenzia un incremento del 5,2% del valore aggiunto globale a 12,6 miliardi.
L'esposizione sui titoli degli stati periferici
L'esposizione lorda del gruppo Generali su obbligazioni governative dei cosiddetti "Pigs" a fine marzo ammontava a 14 miliardi, mentre al netto delle imposte e delle competenze degli assicurati l'esposizione netta era di 2,5 miliardi, ridotta ad oggi a 2,2 miliardi. L'indicazione é stata fornita nel corso della presentazione dei risultati trimestrali agli analisti. A fine marzo l'esposizione netta verso la Grecia era di 0,81 miliardi, verso la Spagna 0,80 miliardi, verso il Portogallo 0,67 miliardi e verso l'Irlanda 0,28 miliardi.