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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2010 alle ore 08:39.
L'ultima modifica è del 22 maggio 2010 alle ore 13:57.
Chiusura in netto ribasso e sui minimi dal 2 dicembre scorso per la borsa di Tokyo che ha risentito della chiusura in forte calo delle piazze europee e di Wall Street e dell'ulteriore rafforzamento dello yen che danneggia le esportazioni nazionali. In chiusura il Nikkei 225 ha lasciato sul terreno il 2,45% a 9.784,54 punti. In tutta la settimana il Nikkei ha perso oltre il 6,5%.
Intanto il comitato di politica monetaria della banca centrale del Giappone ha lasciato questa mattina il tasso di interesse a breve invariato allo 0,10% e ha annunciato contestualmente che presterà denaro alle banche a un anno a un tasso preferenziale. In un comunicato, la banca ha spiegato di voler "sostenere le istituzioni finanziarie private fornendo loro dei fondi" al fine di "rafforzare le fondamenta della crescita economica". La banca centrale erogherà i fondi alle banche al medesimo livello del costo del denaro, cioé allo 0,10% anziché al tasso di sconto, al fine di incoraggiare gli istituti a erogare a loro volta denaro alle imprese. La banca centrale - che preciserà l'ammontare totale di questa operazione al momento del suo varo ufficiale - ha inoltre migliorato la propria analisi dell'andamento dell'economia indicando che sta cominciando a "riprendersi moderatamente sostenuta dal miglioramento della congiuntura all'estero".
Chiusura a sorpresa in rialzo per la borsa di Shanghai dove l'indice composito ha guadagnato l'1,08% a 2.583 punti. A spingere l'indice sono stati soprattutto i titoli del comparto immobiliare su cui si sono concentrati gli investitori intenzionati ad approfittare dei forti ribassi delle ultime sedute per allargare il proprio portafoglio. L'indice era rimasto in ribasso per buona parte della seduta salvo poi invertire la rotta nell'ultima ora di scambi.