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Come si calcola l'indicatore sintetico di costo

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Questo articolo è stato pubblicato il 29 marzo 2010 alle ore 12:22.
L'ultima modifica è del 09 giugno 2010 alle ore 15:17.

Un numero in euro che esprime il costo di un conto corrente di deposito e permette di confrontare tra loro i prodotti presenti sul mercato. Si chiama Isc, indicatore sintetico di costo. Lo prevede la nuova disciplina di trasparenza emanata dalla Banca d'Italia a fine luglio, integrata con una comunicazione pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 26 febbraio scorso. Oltre alla formula per calcolarlo l'Istituto di via Nazionale ha delineato sei diversi profili di clientela per i conti correnti con un sistema di tariffazione forfetario (a pacchetto), individuati sulla base di variabili socio-demografiche. L'Isc indica dunque quanto costa il conto se il cliente effettua le operazioni del profilo. Le banche hanno tre mesi di tempo per adeguarsi. Nei fogli illustrativi e nei documenti di sintesi periodici dovranno indicare l'Isc, per i diversi profili, su tutti i loro conti.

ISC = (12/t) x (CFt) + (12/T) x (CVT)

Come si calcola. L'Isc comprende tutte le spese e le commissioni addebitate al cliente nel corso dell'anno, al netto di oneri fiscali e interessi. Per il calcolo si considera l'operatività associata a uno dei profili. Non include invece i costi di interesse e le commissioni su eventuali scoperti o affidamenti.

I costi fissi. "CF" corrisponde ai costi fissi del conto corrente. Comprende tutte le voci di spesa che il consumatore deve comunque sostenere, per il solo fatto di aver sottoscritto il conto. La somma include le spese relative all'invio delle comunicazioni di trasparenza.

Il fattore tempo. "T" rappresenta l'arco temporale di riferimento per il calcolo delle spese variabili. Per "t" si indica invece l'arco temporale di riferimento per il calcolo delle spese fisse. Per il conteggio totale delle spese il periodo di tempo considerato è l'anno.

I costi variabili. "CV" corrisponde alla componente variabile, ossia tutti i costi – spese e commissioni – che il cliente sostiene in relazione alla sua operatività in conto corrente. La voce comprende tra gli altri, i movimenti allo sportello, i prelievi e i versamenti, sia tramite canali alternativi sia diretti.

L'applicazione. Per utilizzare l'indice sintetico di costo, le banche dovranno identificare, all'interno della propria offerta di prodotti bancari, sei modelli di "consumo" di conto corrente in linea con i profili delineati dalla Banca d'Italia. Su questi dovranno applicare la formula ai costi reali dei diversi prodotti.

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