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Questo articolo è stato pubblicato il 08 agosto 2010 alle ore 20:23.
L'ex amministratore delegato di Hewlett Packard, Mark Hurd, ha patteggiato con la ex collaboratrice del gruppo informatico che lo aveva accusato di molestie sessuali. Il manager, che l'altro ieri si è dimesso dal suo incarico in seguito alle accuse di 'sexual harassment', avrebbe ormai chiuso la questione accordando un risarcimento alla donna, di cui però non si conosce l'ammontare.
L'accordo sarebbe stato raggiunto giovedì, il giorno prima dell'inaspettato annuncio delle sue dimissioni dalla guida del colosso americano dell'informatica. Hurd avrebbe falsificato anche delle note spese per coprire i suoi incontri con la donna, che lavorava come organizzatrice di eventi dell'Hp.
Hurd, 53 anni, sposato, artefice della rinascita del gigante della Silicon Valley negli ultimi cinque anni, forse non ha molestato la donna; di sicuro, però, ha falsificato le sue note spese, mostrando inoltre "una profonda mancanza di giudizio" nel portare avanti la relazione con la signora, di cui l'azienda era all'oscuro.
L'uscita di scena di Hurd è un brutta colpo per il gruppo informatico: è stato proprio Hurd a risollevare le sorti del gigante della Silicon Valley dopo una serie di anni difficili sotto la guida di Carly Fiorina. Venerdì pomeriggio a Wall Street i titoli del primo produttore di pc del mondo hanno reagito con un tonfo del 9,710% a 41,85 dollari negli scambi del dopoborsa. Il Cda, nel frattempo, per evitare vuoti di potere ha affidato l'interim al direttore finanziario Cathie Lesiak, 51 anni, una veterana dell'azienda che l'ha assunta 24 anni fa. Ed è già stato un nominato Comitato con il compito di selezionare i candidati, «sia interni che esterni all'azienda», che dovranno rimpiazzare Hurd.