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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2010 alle ore 21:24.
I timori sulla tenuta debiti sovrani tornano a farsi sentire sui mercati. Questa volta a preoccupare è l'Irlanda. Lo spread dei tassi d'interesse sul debito irlandese a 10 anni rispetto al bund tedesco si è allargato a 2,88 punti percentuali. Livelli che non si vedevano da circa tre mesi, tempi in cui imperversava la crisi della Grecia.
L'asta dei titoli a 6 mesi di Dublino ha registrato una forte domanda, pari a 3,6 volte l'importo offerto (500 milioni), ma il rendimento è salito al 2,45 per cento. Gli stessi titoli erano stati collocati nell'asta del 22 luglio con un rendimento dell' 1,36 per cento. Anche per i titoli con scadenza a 8 mesi si è registrato una domanda sostenuta, pari 3,1 volte l'importo offerto (500 milioni), ma rendimento in volo al 2,81% da 1,80% della precedente asta del 22 di luglio.
All'asta, secondo l'agenzia Bloomberg, avrebbe partecipato la stessa Banca centrale europea. Secondo due trader che avrebbero assistito alle transazioni l'Eurotower che, con l'aggravarsi della crisi dei debiti sovrani acquista titoli di Stato dei paesi membri, avrebbe comprato titoli con scadenza non superiore ai due anni, anche se in quantità limitate. Una mossa per raffreddare la tensione sul mercato dei titoli di Stato. Ma anche interessata, data la sovraesposizione del sistema creditizio irlandese nei confronti dell'Eurotower.
I timori sulla tenuta dei conti pubblici di Dublino sono tornati alla ribalta dopo che l'Unione europea ha autorizzato uno stanziamento 10 miliardi di euro in favore della Anglo-Irish bank. Che la banca, travolta dalla crisi finanziaria e nazionalizzata nel 2009, non navigasse in buone acque era chiaro. Ma nessuno si aspettava una ricapitalizzazione di questo ammontare. Una cifra che fa salire il conto totale del salvataggio a 24 miliardi e 3 milioni di euro (oltre il 10% del Pil che nel 2009 è stato di 229 miliardi).
Questo ha fatto sospettare che la Anglo Irish, che non ha partecipato agli stress test, abbia più difficoltà del previsto nel rifinanziare il proprio debito. Proprio in queste settimane, esattamente il 9 settembre, andrà in scadenza un bond emesso a dicembre 2008 (nel pieno della tempesta dei mercati). La Anglo Irish dovrà sborsare 4 miliardi e 607 milioni di euro, più della metà delle scadenze 2010.