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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2010 alle ore 08:32.
Giornata contrastata per le Borse europee. I listini, dopo fasi alterne, hanno chiuso in negativo complice l'indice Ism americano sotto le attese e le indicazioni dell'Ecofin sui debiti sovrani. A Milano il FTSE Mib perde lo 0,56% e il FTSE IT All Share lo 0,27% con bancari e assicurativi in ribasso. In ribasso anche Parigi (-0,62%), Francoforte (-0,49%). In controdenza, invece, il listino londinese con l'indice FTSE 100 in progresso dello 0,8 per cento. Viaggia intorno alla parità, invece, la Borsa di Wall Street nella giornata in cui l'oro ha aggiornato il massimo storico a 1.320 dollari l'oncia e l'euro è balzato oltre quota 1,37 sul dollaro.
A Piazza Affari. Tra i titoli Unicredit cede il 2.14% nel giorno dell'insediamento dell'ad Federico Ghizzoni . Male anche Fonsai (-1,4%) che paga il downgrade di S&P. Rally delle costruzioni (Italcementi +1,2%) e dei petroliferi con Saipem(+2,7%).
Dati macro americani. L'indice Ism dei direttori degli acquisti delle società manifatturiere è sceso in settembre a 54,4 da 56,3 contro attese di un calo a 54,5. Mentre la spesa per l'ediliza è salita in agosto dello 0,4% dopo il -1% di luglio. Il dato è nettamente superiore alle attese degli analisti che si attendevano un ribasso dello 0,4 per cento.
Focus UniCredit. A Piazza Affari ha sofferto Unicredit (-2%) nonostante la nomina del nuovo amministratore delegato. Gli analisti di Mediobanca raccomandano cautela sul titolo, confermando il giudizio di «neutral» sulle azioni, anche se la valutazione del target di prezzo é molto più elevata rispetto agli attuali corsi di Borsa e pari a 2,3 euro.
Gli esperti hanno apprezzato la rapidità della scelta del nuovo a.d. in sostituzione di Profumo, ma ritengono che rimangano numerosi nodi da sciogliere. «La nomina - è scritto in una nota di Mediobanca Securities - pone fine all'incertezza sulla leadership dell'istituto e questo, a nostro parere, é positivo per la performance delle azioni... Il nuovo amministratore delegato é una scelta di continuità. Ma questo implica che Ghizzoni confermerà la strategia messa in piedi da Profumo?», si interrogano gli analisti di Piazzetta Cuccia, che inoltre si chiedono se Ghizzoni punterà più sulla banca commerciale o continuerà a far crescere la divisione di corporate finance, se confermerà la cessione di Pioneer e in quali tempi.