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Finanza e Mercati In primo piano

Positive Wall Street e le Borse europee. La crescita tedesca sostiene l'euro, ma c'è prudenza per il G20

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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2010 alle ore 09:32.

La borsa di Wall Street è riuscita a chiudere in territorio positivo, dopo una seduta altalenante, sostenuta dai buoni risultati aziendali, mentre il dollaro ha recuperato posizioni, in attesa dell'esito del G20 Seul. L'indice Dow Jones ha chiuso a 11.146,57 punti, in rialzo dello 0,35%, mentre il Nasdaq si è fermato poco sopra la parità a 2.459,67 punti (+0,1%) e lo Standard & Poor's 500 a 1.180,26 punti (+ 0.18%). Bene i titoli industriali, deboli tlc e utilities. In evidenza eBay che ieri ha riportato una trimestrale superiore alle attese ed ha reagito con un rialzo del 6% .

Anche i listini europei hanno concluso la giornata con segno positivo, sui massimi degli ultimi sei mesì, grazie ai risultati trimestrali migliori delle attese arrivati da diverse società e confortati dal buon andamento di Wall Street. A Piazza Affari l'indice FTSE IT All Share ha guadagnato lo 0,87 per cento. Hanno fatto meglio Parigi (+1,3%) e Francoforte (+1,3%) . A Milano ha corso Fiatdopo i dati del terzo trimestre, superiori alle attese degli analisti.

I numeri di Nokia. In luce in particolare Nokia (+6,3%), grazie alla buona trimestrale e all'annuncio del taglio di 1.800 posti. Sopra le stime anche i conti di Danone (+4,8%), stesso discorso per Fiat (+4,4%) e per Pernod-Ricard (+6,1%). Al contrario, Credit Suisse (-4,4%) ha deluso le attese.

La disoccupazione Negli Usa
Sempre rimanendo sul fronte occupazionale, negli Stati Uniti le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate di 23mila unità, assestandosi a quota 452mila . Un dato migliore delle attese che stimavano una contrazione delle domande di 7mila unità. Tuttavia, la riduzione non è così consistente come potrebbe sembrare: il dato di nuovi sussidi di disoccupazione sulla settimana precedente, infatti, è stato rivisto al rialzo, passando da 462mila a 475mila.

La Borsa di Tokyo ha archiviato una seduta all'insegna dell'incertezza (-0,05%), caratterizzata da un tentativo di rimbalzo abortito nel finale. Market mover del periodo continua ad essere la debolezza del dollaro nei confronti dello yen, sebbene le dichiarazioni del segretario al Tesoro Usa, Tim Geithner, in un'intervista al Wall Street Journal, abbiano rilanciato un po' il biglietto verde e, di conseguenza, l'azionario nipponico. Le società votate all'export, come Sony e Kyocera , hanno riguadagnato terreno grazie all'indebolimento dello yen, ma senza mostrare un'inversione di trend.

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Negativa anche la Borsa di Shanghai (-0,68%) dopo la diffusione dei dati macro che evidenziano nel terzo trimestre una crescita del Pil (Prodotto interno lordo) del 9,6% tendenziale, contro il +10,3% dei tre mesi precedenti. Il numero è comunque leggermente sopra le attese, fissate a +9,5 per cento. Sotto controllo l'inflazione del paese, che si attesta in settembre al 3,6%, in linea con le attese, contro il 3,5% di agosto. I dati confermano il quadro di una seconda economia globale forte ma lontana da ogni ipotesi di surriscaldamento. Tanto che gli operatori ritengono che, dopo il rialzo a sorpresa dei tassi di questa settimana, per ora altri interventi in questa direzione non ce ne saranno.

Appuntamenti di giornata
Sul fronte macro dall'Europa è arrivata la stima flash dell'indice Pmi composito calcolato da Markit per la zona euro che ha ottobre si è attestato a 53,4 punti, in calo da 54,1 in settembre e al di sotto delle stime di 53,6 punti. L'indice manifatturiero dell'eurozona é indicato a 54,1, in rialzo da 53,7 di settembre e superiore alle stime di consensus di 52,7, ma l'indice servizi é invece calato a 53,2 da 54,1 del mese precedente e contro una stima di 53,7. Per quanto riguarda la Francia si è confermato il rallentamento dell'economia. L'indice composito è scivolato a 55,3, ai minimi da settembre 2009, da 58,1 di settembre. Il dato conferma un'Europa a due velocità, dove la buona performance della Germania é stata compensata dal declino della Francia.

Cambi
L'euro è volato sopra la soglia 1,40 dollari nel corso della seduta europea spinto dalla revisione al rialzo delle previsioni di crescita della Germania, ma è ripiegato sulla piazza americana, proprio mentre sta per partire il confronto al G20 in Corea del Sud dove si cercheranno regole e soluzioni condivise per mettere fine alla guerra delle valute. L'euro è salito fino a 1,4049 dollari,- da 1,3964 dollari ieri per poi ripiegare a New York a 1,3922 dollari. Un eventuale accordo del G20 teso ad evitare svalutazioni competitive delle varie divise potrebbe far rimbalzare il biglietto verde, sostengono gli analisti.

A supporto dell'euro hanno giocato oggi la revisione al rialzo delle previsioni di crescita della Germania per il 2010 (da +1,4% a +3,4%) e il 2011 (+1,8%) comunicate da Berlino e l'inaspettato miglioramento dell'attività manifatturiera nell'eurozona. Sullo sfondo permane anche la prospettiva di una Bce meno interventista rispetto alla Federal Reserve. Gli analisti danno infatti per scontato un nuovo round di quantitative easing della Federal Reserve per aiutare l'economia, soprattutto dopo le indicazioni del Beige Book della Fed di ieri.

Si apre il G20
Potrebbero arrivare spunti per i mercati finanziari anche dal G20. Oggi, infatti, si sono aperti in Corea i lavori del G20 finanziario con la riunione dei viceministri finanziari e dei numeri due delle banche centrali delle prime venti economie mondiali. Intervenuto ieri da Seoul in qualità di presidente del Financial Stability Board, organismo incaricato dal G20 di proporre misure che riducano i rischi per le grandi banche - le cosiddette too big to fail - Mario Draghi ha spiegato che l'Fsb non si finalizzerà alcuna proposta finché le singole autorità nazionali non avrenno concordato le modalità di fallimento per gli istituti di credito di importanza sistemica.

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