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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2010 alle ore 08:31.
Torna la paura sui mercati azionari dove è ricomparso il rischio dei debiti sovrani dell'Eurozona. I listini europei non hanno creduto al piano di aiuti all'Irlanda da 85 miliardi e dopo un rialzo iniziale, durato poco più di un'ora, hanno chiuso la giornata con un generalizzato e pesante ribasso.
Ad innescare la spirale negativa che ha travolto tutte le piazze del Vecchio Continente, ma soprattutto Milano, oggi la peggiore, ha contribuito il nuovo record del premio di rendimento pagato dai Btp italiani decennali rispetto al Bund tedesco che è volato a nuovi massimi dall'introduzione dell'euro, toccando i 200 punti base e portando il rendimento al 4,68%.
Piazza Affari archivia la seduta odierna con l'indice FTSE Mib in calo del 2,67% e con l'FTSE IT All Share e in ribasso del 2,52%. L'euro si mantiene debole intorno a quota 1,31 dollari, il minimo degli ultimi due mesi, dopo essere sceso fino a quota 1,3060 nel corso della giornata.
Tra i singoli indici, nel dettaglio, il Cac40 di Parigi cede il 2,46%, il FTSE 100 di Londra il 2,08%, il Dax30 di Francoforte il 2,2%. Pesante anche la Borsa di Madrid (-2,33%). L'indice Stoxx 600, che fotografa l'andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto l'1,4%, che corrisponde a 74 miliardi di euro di capitalizzazione bruciata in una sola seduta. Male i titoli delle automobili e, soprattutto, quelli bancari dell'area euro, il cui indice Dj stoxx specializzato ha ceduto circa il 3%, sui timori di un effetto domino della crisi dei paesi periferici.
Tra i titoli peggiori del listino milanese, in forte ribasso Intesa Sanpaolo (-4,11%) e Unicredit (-3,5%), Ubi Banca (-4,66%), Banco Popolare (-4,61%), Fondiaria - Sai (-5,71%). Giornata di tensione anche per Mediaset (-3,4%). Negativa anche Fiat (-2,96%) nel giorno della presentazione delle nuove strategie del Lingotto (e del nuovo marchio) a Piazza Affari. Tra i pochi titoli in controtendenza spiccano Mediolanum (+1,2%) e Autogrill (+0,6%)
Nonostante i timidi segnali positivi dal fronte macroeconomico (l'indice manifatturiero rilevato dalla Fed di Dallas migliore delle previsioni), chiude in territorio negativo, con il Dow Jones che cede lo 0,36% l'SP&500 lo 0,13% e il Nasdaq Composite lo1,37%.