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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2010 alle ore 07:53.
Wall Street ha resistito nonostante i dati del mercato del lavoro americano abbiano evidenziato un peggioramento del tasso di disoccupazione nel mese di novembre, indice di una ripresa economica fragile. Il Dow Jones ha sostanzialmente tenuto le posizioni terminando la seduta con un progresso dello 0,17% a 11.382,09 punti, mentre lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,26% a 1.224,71 punti e il Nasdaq Composite lo 0,47% a 2.591,46 punti.
Prima giù, poi su, poi ancora giù. I listini europei sono stati un po' per tutto il giorno sull'ottovolante. In particolare, ha fiaccato le Borse il dato sulla disoccupazione Usa: è ben vero che nel settore non agricolo sono stati creati 39mila nuovi posti e gli impieghi privati sono saliti di 50mila unità; tuttavia, si tratta di un numero ben inferiore alle aspettative che, peraltro,comporta una crescita del tasso di disoccupazione. La percentuale di chi è senza occupazione passa dal 9,6% di ottobre al 9,8% di novembre, ai massimi dallo scorso aprile. Così, alla fine, il risultato è stato il seguente: Parigi ha archiviato la seduta piatta (+0,09%), Londra ha perso lo 0,4% e Francoforte lo 0,14 per cento. A Piazza Affari, invece, il FTSE Mib ha chiuso in positivo: +0,33 per cento. Tra i singoli titoli a Milano ha corso Stmicroeletronic (+7,18%) dopo che la francese Exane (gruppo BnpParibas) ha alzato la raccomandazione a outperform da neutral.
Atene sotto osservazione di S&P
Sul fronte del debito sovrano, è arrivata la nostizia che l'agenzia di rating Standard & Poor's ha messo il debito a lungo termine della Grecia sotto osservazione con implicazioni negative, a causa delle incertezze per i creditori derivanti dal piano per l'Unione europea. La valutazione dello stato greco ("BB+") é stato messo sotto "negative watch", cioé S&P dà tre mesi per sapere se il piano annunciato domenica avrà conseguenze sulla solvibilità del Paese.
Sempra S&P sottolinea che il Portogallo probabilmente finirà in recessione nel 2011 per via degli effetti del piano di austerità varato dal governo di Lisbona.
L'andamento dell'euro
Nei mercati valutari l'euro è rimasto inizialmente stabile sulle piazze europee, all'indomani dell'annuncio che la Bce manterrà il suo programma di assistenza al mercato monetario, ma è poi schizzato all'insù sul mercato americano, dove ha superato quota 1,34 dollari (fino a 1,3418) contro 1,3220 di ieri. Ieri il presidente della Bce Jean Claude Trichet è nuovamente intervenuto per dare fiducia ai mercati: «L'euro é una moneta credibile e non é in crisi», ha detto.