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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2010 alle ore 13:52.
Hermès prepara le difese contro Lvmh
La famiglia fondatrice del gruppo di prodotti di lusso Hermès, nota nel mondo per le cravatte e i foulard di seta, ha deciso di dar vita a una holding che riunisca più del 50% del capitale per contrastare il tentativo di presa di controllo da parte di Lvmh (Louis Vuitton Moet Hennessy), il numero uno mondiale del lusso.
L'operazione è tuttavia condizionata dall'ok dell'Authority dei mercati finanziari (Amf).
La decisione, annunciata ieri sera con un comunicato, è stata adottata venerdì al termine di un consiglio di famiglia destinato a mettere a punto un contrattacco all'offensiva di Lvmh sul capitale di Hermès.
La futura holding, nei piani di Hermes, dovrà «detenere azioni acquistate dai membri della famiglia che rappresentino oltre il 50% del capitale di Hermès International» e, continua il comunicato, «beneficierà di un diritto di preferenza sulle azioni che restano sotto il controllo diretto della famiglia».
L'obiettivo è di proteggere le quote di famiglia detenute da oltre 60 eredi del fondatore di Hermès con l'obiettivo di evitare che cedano le loro azioni a Bernard Arnault il "patron" di Lvmh. L'insieme degli eredi possiede il 73,4% del capitale di Hermès.
Lvmh, che è già proprietario di una lunga serie di marchi prestigiosi - dal proprio a quello di Givenchy, Kenzo, Fendi, Celine) - aveva annunciato a sorpresa il 23 ottobre di aver acquisito il 17,1% del capitale di Hermès. Il gruppo di Arnault aveva presentato la sua iniziativa come un gesto «assolutamente pacifico» ma non aveva escluso «se sarà il caso» di acquistare altre azioni Hermès.
La notizia non è stata ben accolta sui mercati finanziari. Il titolo Hermès cede il 4,2% sul listino di Parigi. In calo anche Lvmh (-1,5%).