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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 13:30.
Chiusura contrastata per Wall Street. Il Dow Jones cede lo 0,03%, il Nasdaq Composite sale dello 0,14% mentre lo S&P 500 avanza dello 0,06%. Positive le piazze europee. A Milano il FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,9%. I listini del Vecchio Continente hanno mostrato un andamento positivo già dall'avvio delle contrattazioni, grazie all'accordo bipartisan negli Stati Uniti sul rinnovo degli sgravi fiscali e alla notizia che il Tesoro è uscito dal capitale di Citigroup, per una plusvalenza di 12 miliardi di dollari.
In Europa si sono allentate, almeno per oggi, le tensioni sulla situazione finanziaria dei paesi della zona euro, dopo il taglio del rating dell'Ungheria realizzato ieri da parte di Moody's. Sul fronte irlandese, il Consiglio dei ministri economici e finanziari dell'Unione europea ha dato il via libera formale al pacchetto di aiuti a Dublino, mentre il presidente Eurogruppo, Jean Claude Juncker, ha spiegato che non c'é alcuna necessità di un aumento immediato della dotazione per le garanzie ai prestiti del meccanismo Eurozona anti-crisi, attualmente sufficiente a fronteggiare la situazione.
Nuovi record per oro e petrolio: il greggio ha toccato i massimi degli ultimi due anni oltre quota 90 dollari al barile e l'oro ha sfondato un nuovo record a 1.428 dollari l'oncia. A livello di settori sono andati bene il comparto materie prime (+1,5%), energia (+1,4%) e costruzioni (+2,06%) mentre le banche hanno chiuso poco sopra la parità (+0,36%). I
l commissario europeo agli affari economici, Olli Rehn, ha confermato che a febbraio comincerà il nuovo ciclo di stress test bancari, che saranno più rigidi di quelli realizzati quest'anno. A Piazza Affari Buzzi Unicem (+4,65%) é stata la migliore del paniere principale, seguita nel comparto da Italcementi (+3,10%). Bene Fiat (+3,54%) e l'azionista di riferimento Exor (+3,4%), grazie dei dati sulle immatricolazioni in Brasile, risultati superiori alle attese, e all'acquisto da parte della holding della famiglia Agnelli, insieme a un consorzio di altri investitori, del 18% di BTG Pactual, banca d'investimento brasiliana.
Tra i titoli negativi ha perso terreno Mediaset (-1,45%), dopo che il Credit Suisse ha tagliato la raccomandazione da neutral a underperform con un target price rivisto da 5,4 a 3,60 euro. Male le banche con Mps a -0,80%, il banco Popolare a -0,76% e Ubi a -0,66%. Ancora negativa Finmeccanica (-0,65%) dopo il taglio del rating da parte di Standard & Poor's