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Finanza e Mercati In primo piano

I consumi sostengono Wall Street. Borse europee positive, corre Mediaset dopo la fiducia al governo

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Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2010 alle ore 08:42.

L'aumento dei consumi americani a novembre e la revisione al rialzo dei precedenti dati di settembre e ottobre hanno sostenuto Wall Street, che ha chiuso la seduta con tutti gli indici in territorio positivo. A frenare l'entusiasmo ha contribuito, tuttavia, il crollo degli utili della catena di elettronica Best Buy, il cui titolo ha perso circa il 16 per cento. Anche la Fed ha gettato acqua sul fuoco, lasciando la politica monetaria invariata e ricordando che la disoccupazione è ancota molto elevata. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0, 42% a 11.476,54 punti, lo S&P 500 lo 0,09% a 1.241,59 punti e il Nasdaq Composite lo 011% a 2.627,72 .

Chiusura in leggero rialzo per Piazza Affari e le altre principali Borse europee. Dopo che la Camera ha respinto le mozioni di sfiducia al governo balza il titolo Mediaset (+3,29%). Nell'ultimo mese il titolo dell'azienda del presidente del Consiglio aveva perso oltre il 10% a causa della crisi politica. Al termine delle contrattazioni l'indice FTSE Mib segna un rialzo dello 0,36% e il FTSE IT All Share dello 0,30 per cento. Stesso andazzo per il Cac40 di Parigi e il FTSE 100 di Londra mentre il Dax30 di Francoforte chiude invariato . Prosegue positiva Wall Street con gli indici che segnano rialzi intorno al mezzo punto percentuale.

I dati macroeconomici dagli Stati Uniti
Le vendite al dettaglio negli Usa, sono cresciute in novembre dello 0,8% sopra delle attese degli analisti che erano per un incremento dello 0,5%. Escludendo il settore auto, le vendite sono cresciute nel mese dell'1,2%. Il dipartimento al Commercio ha rivisto sensibilmente al rialzo il dato di ottobre con vendite in crescita dell'1,7% anziché dell'1,2%. Grazie alla spinta dei consumi, il Pil americano potrebbe registrare nel quarto trimestre 2010 una crescita del 3,5% dopo il 2,5% del terzo trimestre. Favorevole anche il dato delle scorte di magazzino negli Stati Uniti che sono cresciute in ottobre dello 0,7% a quota 1.418 miliardi di dollari (livello più alto dal febbraio 2009) sotto le attese degli analisti, che si attendevano un incremento dell'1%. Nel mese le vendite delle aziende sono invece cresciute dell'1,4% a 1.119 miliardi di dollari, il livello più alto dal settembre 2008, mese del tracollo di Lehman Brothers.

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I titoli di Piazza Affari
Tra i migliori del listino principale di Piazza Affari, oltre a Mediaset, ci sono Eni, Terna, Italcementi e Cir Ord. Le vendite colpiscono Ansaldo Sts, Tenaris, Unipol e Lottomatica. Edison riprende parzialmente quota (+1%) dopo lo scivolone di ieri che aveva portato il titolo a chiudere in calo del 7,3%. A trascinare al ribasso i titoli erano state le indiscrezioni su un possibile aumento di capitale della società da un miliardo di euro. La notizia era subito stata prontamente smentita dal gruppo e in serata, anche A2a, socia di Edison attraverso Transalpina di Energia, aveva annunciato che l'utility aveva inviato a Consob un esposto per l'accertamento di eventuali violazioni della disciplina vigente in materia di manipolazione del mercato. La società, che ieri ha ceduto il 3,62% e oggi é ferma a -0,1%, sottolineava come il titolo avesse registrato movimenti del tutto anomali, anche in termini di volumi negoziati.

Borse asiatiche
L'indice Nikkei ha terminato con un progresso dello 0,22%, a 10.316,77 punti. Il Topix ha registrato un rialzo dello 0,5%, a 901,89 punti. Il mercato ha ricevuto una spinta dalle indicazioni positive sull'andamento dell'economia cinese, che si sono tradotte in acquisti di titoli legati alle materie prime e alle costruzioni.

Contrastate le altre Borse asiatiche che trovano ancora supporto nella decisione della Cina di evitare mosse aggressive per tenere sotto controllo l'inflazione, ma vengono zavorrate dalle prese di beneficio. La prospettiva di una prosecuzione della galoppata dell'economia cinese sostiene le società legate alle materie prime e, in generale, i settori ciclici.

L'euro frena
Dopo un balzo fino a 1,3498 dollari nel corso della giornata (massimo dal 23 novembre scorso), l'euro è ripiegato sotto 1,34 dollari in serata su prese di beneficio innescatesi dopo il comunicato del Federal Reserve che ha concluso la riunione periodica del Fomc senza fornire nuovi spunti al mercato e confermando il programma di acquisti di bond da 600 miliardi di dollari. L'euro è ridisceso a quota 1,3380 dollari.

Oro oltre i 1.400 dollari
Sul mercato delle materie prime si segnala invece lo scatto dell'oro sopra quota 1.400 dollari. Al Comex di New York i future di febbraio hanno guadagnato oltre 6 dollari a 1.404,30 dollari l'oncia. Il petrolio, invece, alla chiusura delle contrattazioni al Nymex ha ceduto 33 cent (-0,37%) a 88,28 dollari il barile, mentre al'Ice di Londra il futures del Brent scadenza gennaio ha guadagnato 2 cents a 91,21 dollari il barile.

Produzione industriale in Giappone in ribasso (-2%)
La produzione industriale giapponese é scesa del 2,0% nel mese di ottobre rispetto al mese precedente. Il dato é inferiore alle attese che puntavano su un calo dell'1,8%, come aveva indicato la prima stima del ministero dell'Economia, del Commercio e dell'Industria (Meti). La produzione industriale ha segnato il suo quinto declino mensile consecutivo. Sotto mira soprattutto l'industria dei trasporti, dei componenti elettronici, alimentare e del tabacco.

Stabile l'inflazione in Francia
I prezzi al consumo in Francia sono rimasti stabili nel mese di novembre, con una crescita del 0,1% su base mensile e dell'1,6% su base annuale, registrando la stessa variazione di ottobre. Lo rende noto l'Insee, l'istituto di statistica francese. I dati sono leggermente migliori delle stime che puntavano su +0,2% mensile e +1,7% annuale.

La giornata di Borsa del 13 dicembre

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