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Questo articolo è stato pubblicato il 29 dicembre 2010 alle ore 09:22.
L'ottimismo per la ripresa economica mondiale ha sostenuto anche oggi i mercati azionari che hanno ormai recuperato quasi del tutto i livelli precedenti il crack di Lehman Brothers nel 2008. Wall Street chiude ai massimi degli ultimi due anni spinta dall'ottimismo per le prospettive economiche americane.
Il Dow Jones avanza di 9,84 punti, o lo 0,08%, a 11.585,38 punti, attestandosi ai massimi dall'agosto 2008, con McDonald's che sale dello 0,7% e Walt Disney e Wal-Mart che avanzano rispettivamente dello 0,6%. Dall'inizio del mese il Dj è in progresso del 5%. Il Nasdaq guadagna 4,05 punti, o lo 0,15%, a 2.666,93 punti. Lo S&P 500 mette a segno un progresso di 1,27 punti, o lo 0,10%, a 1.259,78 punti, registrando il risultato migliore dal settembre 2008 e in pole position per chiudere il miglior dicembre dal 1991.
A spingere gli indici il settore energetico. Halliburton sale del 2,7%, Schlumberger dell'1,7%, e Occidental Petroleum dell'1,4%. Monsanto avanza del 2,7%. Noble Energy sale del 2,6%.
Sears Holdings avanza del 6,4%, sulla scia della volta del comparto legato ai consumi. GenVec avanza del 5,5%. Per quanto riguarda le valute, l'euro si attesta in rialzo a 1,3214 dollari, mentre il biglietto verde é scambiato in calo a 81,635 yen.
Confortate dall'intonazione positiva di Wall Street, le piazze europee, tranne Londra, hanno chiuso la penultima seduta del 2010 in rialzo, anche se sotto i massimi della giornata. A Piazza Affari, il FTSE IT All Share segna +0,16% e il FTSE Mib +0,11%. Bene il Dax30 di Francoforte (+0,34%) mentre il FTSE 100 a Londra, che ha riaperto oggi i battenti dopo il lungo ponte natalizio, è andato in rosso (-0,21%) penalizzato dai titoli bancari. Bene anche il Cac40 a Parigi (+0,83%) e l'Ibex 35 a Madrid (+0,79%)
I titoli del Ftse Mib di Milano
A Piazza Affari, gli indici hanno rallentato in scia al cambio di direzione in negativo dei titoli del comparto bancario e della flessione di Fiat (-1,5%), peggiorata a partire da metà seduta insieme a Exor, nel giorno dell'accordo di Pomigliano e dell'annuncio dello sciopero della Fiom a gennaio. Balzo per Fondiaria - Sai (+2,5%) e gli altri titoli della galassia Ligresti; contrastati energetici, industriali e cementi. Bene Mediaset (+1,1%), la cui controllata spagnola Telecinco ieri ha chiuso l'acquisizione di Cuatro e del 22% di Digital+. Acquisti anche su Buzzi Unicem (+2,09%) che si intona al comparto costruzioni in rialzo di quasi un punto percentuale in Europa.