Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2012 alle ore 19:49.
L'ultima modifica è del 27 maggio 2012 alle ore 17:17.

My24

La strage di Hula è «il vile testamento di un regime illegittimo». È l'opinione della Casa Bianca che s'è detta «inorridita» dall'uccisione di tanti civili. Mentre la Russia ha bloccato una nuova dichiarazione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di condanna nei confronti del massacro avvenuto nella città di Hula. lo riferiscono fonti diplomatiche all'agenzia France Press.

A breve il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà per tornare ad esaminare la crisi siriana alla luce del massacro di ieri ad Hula dove le truppe di Bashar el Assad hanno ucciso 109 persone, tra cui decine di bambini. Francia e Gran Bretagna hanno già proposto una dichiarazione di condanna.

Nel testo della bozza di dichiarazione che sarà sul tavolo del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Nel testo - di cui l'Ansa è in possesso -si legge che: «il governo siriano deve immediatamente ritirare le truppe e l'artiglieria dislocatte attorno alle città e alla popolazione civile e riportarle dentro le caserme». Nella bozza si sottolinea come tutte le parti debbano cessare il fuoco e come la priorirà sia andare avanti col piano Annan.

Intanto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, per mettere fine alle violenze che stanno sconvolgendo la Siria, sta pensando a un piano che prevede l'esilio di Bashar Al Assad e la permanenza al potere di una parte delle personalitá della sua cerchia. Un modello di transizione giá in corso di adozione in un altro Paese arabo, lo Yemen. È quanto anticipa il New York Times, citando funzionari dell'amministrazione Usa che sottolineano come la riuscita del piano è subordinata al consenso della Russia, che finora si è opposta con forza alla rimozione di Assad.

Obama avrebbe giá discusso la sua idea con il primo ministro russo Dmitri Medvedev, in occasione del recente vertice del G8 a Camp David e si appresta a parlarne direttamente con il presidente Vladimir Putin, durante l'incontro che i due capi di Stato avranno il mese prossimo, il primo da quando Putin ha nuovamente assunto l'incarico di presidente. Inoltre, come scrive il Nyt, Thomas Donilon, consigliere per la sicurezza nazionale di Obama, ha giá presentato il piano a Putin, durante una visita a Mosca tre settimane fa.

L'obiettivo del piano di Obama è di mettere in atto in Siria una transizione che ricalchi quella in corso nello Yemen dove, dopo mesi di violenze e di rivolte anti regime, il presidente Ali Abdullah Saleh ha accettato di cedere i poteri al vice presidente Abdu Rabbu Mansour Hadi.

Proseguono le tensioni a Damasco
Intanto proseguono le tensioni a Damasco. Le forze di sicurezza siriane hanno ucciso due uomini a Yalda e Daraya, quartieri di Damasco in cui hanno trovato riparo migliaia di profughi dalla repressione dell'esercito a Homs. Nel corso della mattinata era esplosa una protesta per il massacro di 109 persone, delle quali almeno un terzo bambini, avvenuto a Hula. Uno dei due uccisi, il 22enne Riad Mahmoud, partecipava a una manifestazione contro il regime che poi si è scontrata con gli agenti dell polizia segreta di Bashar Assad. Il funerale di Mahmoud, hanno affermato diversi attivisti, si è a sua volta trasformato in un'occasione di protesta contro il regime.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi