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Dossier | N. 21 articoli Food delivery

Deliveroo arriva negli hotel italiani per il servizio in camera: il food delivery non ha più confini

Il servizio, battezzato in modo assai mirato “Deliveroo for Business”, è decollato nel settembre del 2016 e oggi si rinnova, ampliando le opzioni offerte, in seguito agli esiti confortanti di una sperimentazione condotta in Australia nelle strutture della catena “Quest Apartment”. Le consegne di cibo in camera assicurate dall'azienda di food delivery inglese diventeranno quindi uno standard su scala internazionale (in Europa soprattutto) e sono già atterrate anche in Italia per servire una serie di selezionati alberghi delle principali città della penisola.

Servizio in camera in mezz’ora
Lo scopo? Offrire ai clienti la possibilità di selezionare i piatti preferiti ed effettuare comodamente il proprio ordine con la garanzia di vedersi recapitare il “pacco” in camera in soli 30 minuti.
Allo stato attuale sono circa 7mila le aziende, in dodici diversi Paesi, a usufruire della piattaforma “Deliveroo for Business”, cresciuta in questi due anni cavalcando quella tendenza che vede sempre più lavoratori privilegiare il pasto direttamente alla scrivania, anche sottoforma di cestini di frutta e snack leggeri (che saranno gestiti con il servizio “Fruit Baskets”). Alcuni dati spiegano bene perché il filone del cibo a domicilio sta ampliandosi agli uffici dopo aver invaso le case e cambiato le abitudini culinarie di milioni di persone in tutto il mondo. I professionisti e i manager inglesi, per esempio, lavorano sempre più a lungo e non è certo un caso che il 55% (il 10% in più rispetto al 2017) degli ordini processati da Deliveroo for Business siano stati effettuati dopo le ore 20, per rispondere alle esigenze di chi si trattiene al lavoro anche la sera. Ed è un'abitudine che contagia diverse tipologie professionali, a cominciare dal mondo del recruitment e quelli delle relazioni pubbliche e del marketing.

Anche per centri congressi ed eventi aziendali
Come in altri mercati, anche l'Italia diventa dunque un bacino da sviluppare per il food delivery in chiave business, con stanze di hotel, centri congressi e location di eventi di vario genere a diventare il punto di approdo dei pasti ordinati online o via app dalla piattaforma digitale perseguendo quello che è il mantra dell'unicorno britannico appetito fortemente da Uber (che avrebbe avviato, secondo un'indiscrezione di Bloomberg, trattative per la sua acquisizione per alcuni miliardi di dollari), e cioè rendere disponibile il cibo “in ogni momento e dovunque l'utente lo desideri”.

Il vantaggio per gli hotel è fare a meno del servizio in camera (molto oneroso da mantenere)
Per gli alberghi il vantaggio della partnership con Deliveroo, dicono i portavoce dell'azienda, sarà immediato e si materializzerà nel non dover più gestire le richieste di “room service”, attività spesso molto onerosa anche se non così diffusa. A tendere l'obiettivo della compagnia è infatti ancora più ambizioso: gestire il servizio in camera attraverso la sua applicazione e indurre gli hotel a chiudere le proprie cucine per affidarsi in toto alla sua piattaforma per l'offerta di cibo alla clientela.
In parallelo l'idea di Deliveroo è inoltre quella di dare impulso ai servizi di catering di livello corporate, pratica in forte crescita nel Regno Unito: nell'agosto 2017 la società è intervenuta con i suoi rider in una gara di droni ed entro fine anno sarà la volta del primo banchetto di nozze. Nel caso dell'Italia, il servizio interesserà in modo particolare i piatti della cucina tradizionale, quelli già oggi più richiesti per allietare meeting e party aziendali e grandi eventi.

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