Analisi delle materie prime, conoscenza dei metodi di produzione, tecniche di degustazione e abbinamento, difetti e alterazioni microbiologiche, aspetti nutrizionali e tecniche di spillatura. Sono queste alcune delle competenze fondamentali che la nuova figura del Beer Sommelier sembra destinata ad avere per offrire supporto al consumatore, ma anche a chi la birra la serve.
A lanciare la sfida sul mercato della formazione (e della certificazione) è stata la padovana Dieffe – Accademia delle Professioni, che vara quest'anno la quarta edizione del corso che dall'anno scorso permette di diventare Sommelier della Birra – l'unico in Italia che prevede il rilascio di una qualifica professionale certificata e riconosciuta in tutta l'Ue.
«Registriamo una costante crescita dell'interesse attorno alle professioni del settore brassicolo – rileva il presidente Dieffe Federico Pendin –è infatti un segmento di mercato in grado di stimolare creatività e imprenditorialità e noi accogliamo richieste di iscrizione ormai da tutta Europa, non più solo per i corsi di Birraio Artigiano, ma anche per conseguire qualifiche professionali “nuove” come quella di Beer Sommelier, che abbiamo progettato lo scorso anno. Siamo fieri di aver contribuito a rendere Padova un punto di riferimento per la formazione dei professionisti della birra».
Padova punto di riferimento
Le lezioni per diventare Beer Sommelier partiranno a fine novembre nel polo Accademia Birrai Artigiani fondato da Dieffe a Noventa Padovana. Un punto di riferimento di livello europeo per la formazione e l'aggiornamento nel settore.
Gli aspiranti professionisti del settore brassicolo si formano avendo a disposizione attrezzature d'eccellenza: un birrificio
didattico, un laboratorio di analisi chimica e microbiologica e una sala della spillatura.
«Abbiamo concentrato l'attenzione su una delle bevande più amate del momento, in grado di generare un giro d'affari da record
– rimarcano da Dieffe - Secondo Coldiretti negli ultimi 10 anni il mercato della birra artigianale italiana ha visto aumentare
la produzione del 535%, grazie a una sempre più fitta rete di birrifici artigianali, agrobirrifici e microbirrifici, come
quelli fondati dagli ex allievi Dieffe». E nel contempo le importazioni di prodotti esteri sono in caduta libera: -79% per
la birra inglese e -31% per la birra tedesca.
Con tanta attenzione, accanto a chi la birra la produce, è dunque sempre più strategica la presenza di una figura in grado
di analizzare, giudicare, raccontare, servire e abbinare il prodotto brassicolo, come accade da tempo per i sommelier del
vino.
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