E se invece del piano terra, il ristorante fosse all'ultimo piano? In una città come Roma è un invitante complemento al menù, ed è una tendenza consolidata. Poiché non si può cenare su un drone e nemmeno fare un pic nic su un tappeto voltante, si sfruttano i piani alti, per godersi ogni scorcio. L'ultimo nato è Caviar Kaspia , in cima a Palazzo Rhinoceros, da poco inaugurato per ospitare la nuova sede della Fondazione Alda Fendi Esperimenti. Trenta coperti in una sala con le pareti di mattoncini rossi e specchi che riflettono la città, e una terrazza con vista a tutto tondo sul Foro Boario, il monte Palatino e le cupole infinite.
Il ristorante è il punto d'arrivo di un'esperienza coinvolgente che comincia al piano terra con la galleria d'arte sperimentale, prosegue con il soggiorno in uno dei 24 appartamenti e arriva infine al ristorante secondo un percorso che tocca tutti i sensi, con l'ambizione di saziarli man mano. Dunque, le premesse sono eccellenti, e anche il menù promette bene, con i grandi classici, come caviale, crudité, affumicati per gustarsi la qualità della materia prima nella sua essenziale semplicità, e alcuni piatti che ne dimostrano le declinazioni all'italiana, come il salmone al vapore in salsa teriaki, con zucchine e maionese fumè; le conchiglie “salmone e vodka”; i ravioli di Parmigiano Reggiano, con gel di melograno e caviale. Lo chef Giovanni Giammarino ha incluso nella carta anche un omaggio a Gualtiero Marchesi con gli spaghettini freddi al limone, mandorle e caviale. Da canto suo, la sommelier Alessia Meli ha messo in lista anche rossi e rosé, per sperimentare abbinamenti diversi dagli usuali grandi bianchi e Champagne.
Un format parigino
Come a Parigi, dove è nato nel 1927, e negli altri Caviar Kaspia, anche a Roma è stato adottato il servizio “all-day-long”,
con servizio per pranzo, cena, aperitivo e nel weekend anche prima colazione per gli ospiti degli appartamenti sottostanti
“The Rooms of Rome” . Stanze e ristorante del nuovo palazzo Rhinoceros, riconcepito da cima a fondo da Jean Nouvel, sono stati affidati all'imprenditore spagnolo Kike Sarasola, che inaugura così
un concept di ospitalità di design più lussuoso dei Room Mate con cui ha iniziato la sua carriera di hotelier.
D'altra parte, chi prenota al “The Rooms of Rome” può fare un'esperienza innovativa: si comincia con la galleria d'arte al piano terra, passaggio obbligato tra performance e capolavori in prestito dell'Hermitage di San Pietroburgo, si soggiorna in stanze di design e concept modernissimi e si termina con caviale & champagne, tra le installazioni di Raffaele Curi e la bellezza eterna di Roma.
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