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Vino, la Doc Sicilia taglia il traguardo degli 80 milioni di bottiglie

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boom della produzione

Vino, la Doc Sicilia taglia il traguardo degli 80 milioni di bottiglie

La Sicilia “chiude” l’era del vino sfuso. Storicamente le due principali regioni produttrici del Mezzogiorno, Sicilia e Puglia, hanno sempre rappresentato il grande bacino produttivo di vino italiano commercializzato allo stato sfuso, ovvero senza etichetta, e che spesso veniva venduto ad aziende di altre aree d’Italia, o anche d'Europa, per essere tagliato con altri vini. Qualcuno forse ricorderà le vere e proprie guerre del vino combattute negli anni '80 alla frontiera tra Italia e Francia, con vignerons francesi che rovesciavano botti di vino italiano per protesta.

Ricordi che appartengono sempre più a un'epoca passata viene da pensare scorrendo i dati produttivi del Consorzio della Doc Sicilia, la recente (è nata nel 2011) denominazione regionale che ha tagliato nel 2018 l’importante traguardo degli 80 milioni di bottiglie prodotte. Un risultato che testimonia anche una grande accelerazione visto che nel 2017 le bottiglie prodotte erano state 29 milioni e pertanto nell’arco di 12 mesi si è registrata una crescita del 173 per cento.

Ma soprattutto un dato che sottolinea l’importante lavoro di valorizzazione realizzato in questi anni dal Consorzio della Doc regionale: secondo alcune stime nel passaggio dallo “sfuso” alla bottiglia il valore del vino viene moltiplicato anche di 5 volte.

Inoltre, il risultato messo a segno dalla Doc Sicilia sommato a quello degli altri vini a denominazione d’origine o a indicazione geografica siciliani porta il numero di bottiglie prodotte in regione nel 2018 a quota 235 milioni.
Tornando ai dati comunicati dal Consorzio oltre ai due vitigni principali della Doc Sicilia, Grillo e Nero d'Avola (che dal 2017 è diventato obbligatorio imbottigliare con la denominazione d'origine Sicilia) e che sono stati prodotti rispettivamente in 15 e 40 milioni di “pezzi” è cresciuto anche l'imbottigliato relativo alle altre varietà. Comprese le internazionali. Il Merlot siciliano ad esempio è giunto a quota 1,4 milioni mentre il Sirah ha tagliato il traguardo degli 1,8 milioni.

«Gli 80 milioni di bottiglie prodotte dalla Doc Sicilia superano di venti milioni l'obiettivo che ci eravamo prefissati per il 2018 – spiega il presidente del Consorzio di tutela vini Doc Sicilia, Antonio Rallo -. I dati di crescita dell'imbottigliato si accompagnano ad altri numeri che confermano come il lavoro di squadra e la condivisone degli stessi obiettivi per l'intera filiera del vino stanno dando importanti frutti. Le aziende che imbottigliano Doc Sicilia sono diventate 350 nel 2018 contro le 126 del 2017. La continua crescita della produzione ha tra l'altro spinto il Consorzio a prevedere, dal 1 gennaio 2021, l'introduzione del contrassegno di Stato su tutte le bottiglie Doc Sicilia per garantire una maggiore tutela sia alle aziende che ai consumatori».

«La presenza sempre più capillare della Doc Sicilia nei mercati Usa, in Canada, in Germania, Svizzera, e i primi incoraggianti risultati raggiunti in Cina - aggiunge il direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta - testimoniano come sia stata premiata la scelta di investire in campagne di promozione e di informazione in Italia e all'estero, per mettere in risalto l'unicità della produzione del continente vinicolo Sicilia».

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