L'idea è nata a Londra, sulla spinta di un sovrappeso, ma è stato a Sidney che Stefano Bertoli - pordenonese di nascita e cittadino del mondo per lavoro - ha focalizzato l'attenzione sulle potenzialità del healthy food delivery. E tornato in Italia ha fondato la startup Beeathy, che si prende cura dei propri clienti fornendo a domicilio piatti sani e soprattutto personalizzati tenendo presenti le peculiarità del mercato nazionale. La peculiarità di Beeathy è che, oltre al b2C, ha anche una linea dedicata ai locali pubblici, con primi e secondi tipici italiani. Questi prodotti sono adatti a realtà piccole, come ristoranti che hanno bisogno di supportare la cucina in pausa pranzo o bar senza cucina. Gli esercenti possono dunque offrire un pasto pronto, bilanciato dai nutrizionisti, in un minuto e mezzo di rigenerazione. La cottura prescelta è quella sottovuoto, che preserva intatte le proprietà organolettiche degli alimenti, in particolare delle verdure. E questo rende più facile riscaldare i pasti pronti senza “rovinarli”.
Per mantenere il peso forma
L'idea di creare Beeathy, nata a giugno 2018, nasce dall'esperienza personale. “Ho lavorato per anni all'estero - racconta
Bertoli - dovendo confrontarmi con uno stile di vita molto frenetico, poco tempo libero a disposizione, lunghi tragitti per
recarmi sul luogo di lavoro e pause pranzo molto veloci, tutte circostanze che mi costringevano a pasti sregolati. A Londra
sono ingrassato di ben dieci chili. Successivamente mi sono trasferito a Sydney e qui ho osservato che molti colleghi e amici
risolvevano la questione “pausa pranzo” ricorrendo a soluzioni su misura come Lite&Easy, un servizio di consegna a domicilio
di pasti equilibrati nato addirittura nel 1986”.
Grazie a questa “cura” il giovane friulano è riuscito a dimagrire e a mantenere il peso forma. “Ho iniziato a pensare ad un
servizio simile per l'Italia - prosegue -. La nostra tradizione culinaria è ricchissima e le aspettative dell'italiano a tavola
sono alte: per questo ho puntato molto sulla personalizzazione delle proposte con quantità per uomo e donna, programmi alimentari
mirati a raggiungere vari obiettivi”. Sì, perché la perdita di peso non è l'unico focus, dato che i clienti possono esser
piuttosto interessati a un programma detox, al mantenimento oppure semplicemente a menù settimanali di pasti di qualità, seguendo
e rispettando i macro elementi caratteristici di 5 regimi alimentari differenti. E poi c'è un'attenzione forte per vegetariani
e vegani, che rispettivamente possono contare su 30 e 30 proposte non di ripiego.
“A questo si aggiunge la possibilità di seguire un programma alimentare assistito - aggiunge Bertoli - con un nutrizionista
che analizza e monitora i risultati dell’utente che sta comodamente a casa propria”.
Healthy e su misura
Ecco la differenza determinante di Beeathy rispetto alle altre realtà esistenti in Italia, stando alle parole del fondatore:
la possibilità di creare un percorso alimentare su misura. “Grazie a un'elevata personalizzazione e al rapporto costante con
i nostri nutrizionisti - rimarca - si possono ricevere menù mirati, e diversificati sulla base ai risultati raggiunti durante
il programma. Ricevuto l'ordine, lo chef prepara il piatto appositamente, porzionandolo nel rispetto del fabbisogno giornaliero
e delle specifiche esigenze evidenziate”. E con un supporto disponibile 24h, Beeathy privilegia la relazione e l'accompagnamento.
“Attraverso il nostro servizio e il supporto del nutrizionista - dice Bettoli - abbiamo l'ambizione di guidare le persone
alla scelta dell'alimentazione più idonea alle loro esigenze ma anche, gradualmente, di aiutarle a sviluppare una cultura
alimentare”. Un passo cruciale, dato che nel 2018 uno studio dell'Associazione Nazionale Dietisti con l'Università di Messina
confermava che meno di un italiano su quattro sa orientarsi nelle scelte alimentari e poco più del 4% della popolazione ha
un'alfabetizzazione alimentare eccellente.
I progetti
Il database di Beeathy conta oggi più di 2 mila utenti, in costante crescita e con molti interessati ai piatti unici, i cui
prezzi variano da 5,70 a 9,60 euro a pasto. Tra le evoluzioni, la app Rivemo, un servizio di delivery on demand dedicato ad
alcune località balneari, e nuove alleanze in vista per l'estate.
LEGGI ANCHE - Solo 14 milioni per le startup italiane del food
© Riproduzione riservata