La Svezia è il nuovo Eldorado del vino marchigiano. Lo rivela uno studio promosso da Assoenologi in collaborazione con Enò,
secondo il quale - complice il cambiamento climatico che “riscalda” anche l'area scandinava - i vini rossi perdono terreno
a vantaggio di un consumo più leggero. E i vini marchigiani sarebbero in pole position.
“L'Italia ha il ruolo di paese leader nella vendita di vino in Svezia con circa 56 milioni di litri, ma oggi è in atto un
cambiamento dello scenario”, evidenzia Mario Meschiari, import manager di Winemarket Nordik del Gruppo Viva, il maggior importatore
di vino nel Paese che nel 2018 ha acquisito una quota nella cantina marchigiana Moncaro.
Il Belpaese copre il 28% del mercato, seguito dalla Francia con il 14% e dalla Spagna. L'export di vino italiano in Svezia
è storicamente votato al vino rosso, ma ora - secondo i dati Assoenologi - si sta registrando una flessione dei consumi a
vantaggio di bianchi, rosati e spumanti. E se l'Italia, sta sperimentando per la prima volta una leggera flessione nelle vendite,
le Marche hanno un asso nella manica: il Verdicchio, oggi tra i vini più venduti sul mercato svedese.
Il Verdicchio - dicono i dati - sembra essere l'unico a registrare incrementi a due cifre, crescendo di oltre il 20% a volume.
Gli osservatori del mercato riferiscono però la necessità di allinearsi alle scelte dei consumatori scandinavi. E gli stessi vertici dell'Istituto Marchigiano di Tutela vini confermano la necessità di ampliare i disciplinari, prevedendo la possibilità confezionare in contenitori come i bag-in-box e di adottare chiusure alternative come il tappo a vite.
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