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Questo articolo è stato pubblicato il 03 aprile 2012 alle ore 09:25.

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Privacy, vista, ampi spazi e servizi di alta gamma. Sono le richieste degli stranieri che acquistano in Italia immobili di prestigio. Una tipologia di abitazioni di cui il nostro Paese è ricco e che paradossalmente in questi ultimi anni, critici per il mattone, ha saputo reggere alle pressioni ribassiste e a mantenersi su livelli non troppo lontani dal boom registrato fino al 2008.

Un segmento che si sta rivelando sempre più appannaggio di compratori stranieri e sempre meno ambito dagli investitori italiani, oggi molto cauti negli acquisti.
Le mete sono quelle che da più di mezzo secolo sono considerate il buen retiro dei vip e dei personaggi della finanza e dell'industria. L'interesse straniero si concentra quindi su location ad alta intensità di volti noti, da Forte dei Marmi a Cernobbio, da Capri a Porto Cervo, prendendo di mira gli oggetti di livello molto alto.
Per intenderci, secondo gli operatori del settore, oggi si vendono meglio le dimore sopra i 10 milioni di euro, nella fascia di prezzo che arriva fino a 40 milioni, rispetto alle ville da 2 a 8 milioni.

È una geografia in continuo movimento quella dei compratori stranieri in Italia. «Da un anno e mezzo circa stiamo registrando un vero e proprio risveglio per il mercato nel lusso da parte di compratori che arrivano da oltre frontiera - spiega Gianluca Puracchio, partner di Sotheby's international realty -. E mentre fino a qualche anno erano i russi a comprare a Forte dei Marmi come sul lago di Como dimore da sogno per qualsiasi cifra richiesta, oggi i nuovi investitori arrivano soprattutto da Brasile e Asia. I primi cinesi si stanno affacciando al nostro real estate (in cerca non solo di ville ma anche di alberghi o palazzine intere da mettere a reddito, ndr). E di recente abbiamo venduto una proprietà in Toscana, nell'aretino, proprio a un compratore cinese che si è innamorato della zona e del panorama della dimora».
L'Italia offre location uniche, dalla Costiera amalfitana, dove di recente un compratore russo ha speso 35 milioni di euro per una villa mozzafiato, al Chianti e al Salento. Trascurata, invece, la montagna.

E i prezzi? Nel segmento di alto lusso il metro quadrato non viene quasi considerato. I valori, definiti a corpo, variano da zona a zona, ma per ville pied dans l'eau sul lago di Como, da Cernobbio a Menaggio non si spendono meno di due-tre milioni di euro per salire oltre i 30 milioni e più per gli oggetti di particolare pregio, come La Cassinella di Richard Branson o Villa Giuseppina di due magnati del Kazakhstan che l'affittano a settimana per cifre stellari non essendo per ora riusciti a trovare un compratore. «Lo straniero oggi vuole oggetti d'epoca, con vista, darsena sul lago e garanzia della privacy e da Cernobbio a Bellagio cercano arabi, indiani e cinesi, molti basati con la famiglia a Londra» dice Antonella Gresia, responsabile commerciale di John Taylor a Milano.
Stesso discorso per le dimore più ricercate di Capri. Anche le masserie in Salento hanno raggiunto prezzi decisamente elevati una volta scoperte dalla clientela inglese.
Tra le città d'arte, invece, negli ultimi anni a riscuotere successo è Venezia, dove secondo una ricerca di Knight Frank, operatore inglese del settore lusso, il 6% dei compratori arriva dal Middle east ma il mercato è al momento ancora dominato da francesi e nordeuropei. Qui un palazzo su Canal Grande arriva a costare anche 20mila euro al metro quadro. Una cifra impegnativa, ma non li vale un museo a cielo aperto unico al mondo?

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