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Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2012 alle ore 11:57.
Il licenziamento collettivo (legge 223/1991) è ammesso per le imprese con più di 15 dipendenti che intendono effettuare almeno cinque licenziamenti in ciascuna unità produttiva (o in più unità produttive nell'ambito del territorio di una provincia) nell'arco di 120 giorni. Questa tipologia di licenziamento scatta qualora l'azienda, in conseguenza di una riduzione o trasformazione di attività o di lavoro, non sia più in grado di garantire l'occupazione. E nemmeno di poter ricorrere a misure alternative. Esistono però dei criteri da seguire per individuare i lavoratori da licenziare (che sono messi in mobilità): i carichi di famiglia, l'anzianità, le esigenze tecnico-produttive e organizzative
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