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Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2012 alle ore 06:46.
A Settimo la sede della Lavazza che un tempo si annunciava con il profumo di caffè, adesso si annuncia con un edificio un po' avveniristico all'esterno e concepito per ricreare il mood Lavazza e favorire lo sviluppo di idee all'interno. A mano a mano che si sale di piano e ci si avvicina all'area dove a fare da Ciceroni si incontrano ricercatori e assaggiatori, le zone comuni si restringono. Ovunque però gli ambienti sono stati ricostruiti intorno alle persone, che tra operai, impiegati e ricercatori sono quasi 500. «Il tema dominante quando è partito il progetto di ristrutturazione della sede non era l'edificio in sè, ma il lavoratore», spiega Paolo Corradini, direttore delle relazioni istituzionali. L'investimento di più di 10 milioni di euro sull'innovation center se da un lato ha consentito di migliorarne l'efficienza energetica, dall'altro ha assicurato la strategicità del sito produttivo. Già perché nell'innovation center si fa la ricerca sul caffé che è stata valorizzata anche grazie a un accordo di partnership siglato dall'allora rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo, e dal Presidente del Gruppo, Alberto Lavazza per lavorare in stretta sinergia. Così sull'asse Torino-Settimo si sono incontrati gli interessi della ricerca, del trasferimento tecnologico, della consulenza e della formazione.
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