Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 aprile 2012 alle ore 06:45.

My24

Cosa ci facesse un contratto di affidamento ad un'agenzia investigativa tra i conti della Scuola civica di musica Cagliari – una delle dieci società partecipate dal Comune – è ancora oggi un mistero che,come del resto altri, non è sotto la lente della sola magistratura contabile ma anche della Procura, che ha aperto un'indagine.
«Forse l'agenzia investigativa – sorride amaramente il sindaco Massimo Zedda – poteva servire a capire dove siano finite le ricevute e i conti di questa società».
Un dirigente del Comune che preferisce non rivelarsi perché è stato già ascoltato dalla magistratura, ricorda come è nata l'anomala scoperta. «Abbiamo ricevuto parecchie e-mail e segnalazioni di irregolarità e di una gestione non trasparente – spiega – e per questo abbiamo deciso di vederci chiaro, trovando addirittura compensi pagati per ruoli che nel regolamento della Scuola non sono neppure contemplati».
Tutti i conti sono passati sotto la lente dall'amministrazione guidata da Zedda e – nonostante la ricognizione sia iniziata da poco – quella della Scuola civica non è l'unica scoperta. Le spese "pazze" sembrano non avere fondo. Per esempio quelle per gli affitti. «Finora abbiamo scoperto che versavamo 1,1 milioni all'anno – certifica l'assessore al Bilancio Gabor Pinna – per stabili presi in affitto di cui potevamo tranquillamente fare a meno. Come per esempio i 626mila euro all'anno versati per gli uffici comunali di Palazzo Doglio che potevano essere ospitati nelle altre strutture di nostra proprietà».
Se – per la quantità delle risorse – questo risulta l'affitto più salato, gli altri contratti risolti o in via di risoluzione presentano altri tipi di stranezze. Ad esempio il Comune versava 218mila euro all'anno per gli uffici del Lavoro della Provincia, posti oltretutto sopra una sala Bingo che suonava come una beffa per i cagliaritani che senza occupazione erano magari tentati – dopo aver compilato un modulo per la ricerca di un posto – a puntare quei pochi soldi a disposizione.
Paradossali anche i 72mila euro all'anno che venivano impegnati per affittare le aule di una scuola privata, solo per averne i disposizione i locali, anziché distribuire i ragazzi nelle altre scuole pubbliche della città. Per un appartamento di Viale Diaz della partecipata Multiservizi venivano versati 14.400 euro all'anno «senza alcun motivo» spiega il sindaco e, tagliando qui e là, per il momento il Comune ha sciolto altri cinque contratti per un totale di ulteriori 196mila euro all'anno. Siccome l'appetito vien mangiando il sindaco afferma che nel mirino ci sono altri spazi comunali affidati con trattativa privata a soggetti ai quali veniva anche riconosciuto un contributo per la gestione. Anche la Giunta Floris era intervenuta sulle spese. Il 25 febbraio 2011 sciolse l'agenzia Ask, nata per creare sviluppo e occupazione, e costata 800 mila euro senza produrre un solo posto di lavoro. Al centro di polemiche per la scarsa trasparenza nelle gestione, sull'agenzia fu anche presentato un esposto alla Procura da parte dell'ex segretario generale del Comune.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi