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Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2012 alle ore 06:44.

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Oggi, alle 14,15, scatteranno le prime due regate dell'America's Cup al segnale di partenza lanciato dal presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro. Le gare continueranno nei prossimi giorni con appuntamento intorno alle 13 fino a domenica 15, giornata conclusiva e della premiazione. Ma la Coppa America per Napoli è molto di più di una manifestazione sportiva, seppure prestigiosa e di livello internazionale.

È l'occasione, oggi non più solo annunciata, di una rivoluzione: in estrema sintesi, la città si emancipa dalla spazzatura e ritrova il meglio di sè.
Il paesaggio recuperato, con la città senza auto da piazza Municipio a Mergellina è quello delle gouache ottocentesche della Scuola di Posillipo. Entusiasti gli skipper di Luna Rossa e di Oracle del campo di gara di Napoli che da oggi ospiterà le regate delle World Series America's Cup. «Non avevo mai visto tanta gente così vicina alle imbarcazioni -ha detto Max Sirena, skipper di Luna Rossa - sembrava una partita di calcio». E Jimmy Spithill, skipper di Oracle, team detentore dell'America's Cup, aggiunge: «Napoli è lo stadio della vela, in nessun altro posto al mondo le regate si svolgono così vicine alpubblico sulla terraferma». Incassa e poi rincara la dose il sindaco Luigi de Magistris: «I cittadini hanno offerto un'accoglienza straordinaria e una partecipazione molto calorosa. Napoli ritorna a essere capace di stupire».

Per aggiudicarsi questa tappa del circus (le prime sono state a Cascais, Plymouth e San Diego, nel 2011), la città ha investito tra i 15 e i 20 milioni di fondi comunitari. E ora immagini della città tirata lucido e testimonianze positive, faranno il giro del mondo grazie alla portentosa macchina dei media che ha puntato il proprio obiettivo sul golfo partenopeo. Le emittenti che seguiranno l'evento assicurano una copertura in 197 Paesi. In totale sono 751 le richieste di accredito presentate da giornalisti di cui 600 concesse. Garantiti 320 minuti di mondovisione. Sky Sport Uk curerà le dirette internazionali delle regate. Mediaset ha i diritti in Italia. La stima dei telespettatori si aggira sui 75 milioni. Il Media Center, attrezzato all'interno del Tennis club di Napoli guidato da Luca Serra, è un unicum nel mondo per l'affaccio diretto sul campo di regata.

Anche Rossella Bussetti, ad di Jumbo Eventi è entusiasta: «Un successo inaspettato. A determinarlo è una miscela di fattori: la location, il calore dei napoletani, la bellissima cerimonia di apertura, lo spirito del villaggio sportivo che attrae non solo nel tempo di gara ma per l'intera giornata. I giovani sono molto attratti dall'evento: ogni giorno selezioneremo 20 ragazzi a cui sarà permesso di entrere dietro le quinte del grande spettacolo».
Del resto, turisti e cittadini ci hanno creduto. Nonostante il temporale pasquale, si registrano livelli di arrivi e presenze interessanti. L'aeroporto di Capodichino censisce tra venerdì 6 aprile e ieri 85mila transiti, pari al 5% in più dello stesso periodo del 2011. «Dati – precisa la Gesac che gestisce lo scalo – non paragonabili a quelli della Pasqua 2011, celebrata il 24 aprile quando anche l'orario dei voli è intensificato».

Ristoranti e alberghi, dopo le preoccupazioni della vigilia per la chiusura di mezza città al traffico, tirano un sospiro di sollievo con una occupazione pari anche all'80, in alcuni casi il 90%, (mentre il sindaco forte della prima esperienza di ztl, nonostante gli ingorghi alle barriere, ne annuncia la proroga oltre le giornate delle regate). E tutto ciò accade mentre la Pasqua in Italia segna un calo di turisti del 10%. La cerimonia di inaugurazione della manifestazione velica ha attirato oltre 250mila persone. «Un buon punto di partenza – dice Ettore Cucari, presidente Fiavet Campania e Basilicata – ora la città deve fare sistema e pensare ai prossimi grandi eventi, come il World Urban Forum a settembre e il Forum delle Culture nel 2013: due eventi su cui siamo già in ritardo».

«Basta cliccare la parola Napoli sulla barra di Google – dice Paolo Graziano, presidente di Acn, la società di scopo nata per attuare il progetto e presidente degli industriali napoletani – la città è associata alla Coppa America, al calcio: i rifiuti sono scomparsi. Stiamo svoltando, grazie anche a un'intensa collaborazione tra pubblico e privato». E di gioco di squadra parla anche il governatore Stefano Caldoro dicendo che «dà significativi risultati».
«Un evento sportivo non può certo risolvere tutti i nostri problemi – mette in chiaro Caldoro – ma aggiunto al Forum delle culture, al rilancio del San Carlo ed al grande progetto Pompei sono grandi chance: Napoli,la Campania, il Sud possono farcela».

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