Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 12 aprile 2012 alle ore 06:45.

My24


TORINO
Alla Torino Lione guarda con interesse l'intera regione AlpMed, i cui rappresentanti si sono riuniti ieri a Torino per la seconda edizione dei "Colloque franco-italien", promossi dal Consolato generale di Francia di Torino e Genova e curato da Unioncamere Piemonte e dalla Camera di commercio di Torino, durante i quali si è tracciato il quadro sugli scambi trasfrontalieri nell'area (Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta, Sardegna, sul versante italiano, Rhône-Alpes Provence-Alpes-Côte d'Azur, sul fronte francese). Una regione che per peso economico equivale ad un piccolo stato europeo e che è in grado, come ha rilevato lo stesso Mario Virano, presidente dell'Osservatorio Torino-Lione intervenendo all'incontro di Torino, «di attirare risorse europee e che trova nella Torino-Lione un'opera di centrale importanza».
I dati economici
L'area conta 19 milioni di abitanti, circa 2 milioni di imprese, 550 miliardi di euro di Pil e una capacità di esportazione pari a 106 miliardi annui. «Nonostante gli orizzonti per l'internazionalizzazione si facciano sempre più ampi, la regione dell'AlpMed si presenta a livello mondiale come un vero e proprio motore economico» ha sottolineato Alessandro Barberis, presidente della Camera di commercio di Torino. Anche alla luce dell'interscambio economico Italia-Francia che ha attraversato le due aree e che ha raggiunto nel 2011 i 6,8 miliardi dalle quattro regioni italiane alla Francia (+12% rispetto al 2010) mentre, sul versante opposto, dalle tre regioni francesi all'Italia ha toccato gli 8,4 miliardi, il 23% in più rispetto all'anno precedente. La spesa destinata a ricerca e sviluppo nell'area ha superato i 10,4 miliardi, pari al 4,4% della somma complessivamente stanziata in questo capitolo dai 27 Paesi della Ue.
Competitività
Della necessità di collaborazione e competitività ha parlato nel suo intervento Alain Le Roy, ambasciatore di Francia in Italia. «Nello scenario economico internazionale la competizione si sta spostando dalle imprese ai territori» ha ribadito Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte. «Occorre mettere in comune – ha aggiunto – le eccellenze e affrontare alcune politiche in forma coordinata e sinergica, soprattutto quelle che fanno capo alla nuova programmazione europea».
A tal proposito, in mattinata il presidente della Regione Piemonte Roberto Cota ha incontrato i rappresentanti dell'Euroregione per esaminare le proposte della Commissione europea rispetto alla futura programmazione nel periodo 2014-2020 e per mettere a punto una posizione comune rispetto al progetto di macroregione alpina di cui si discuterà nell'incontro di San Gallo, il 28 giugno prossimo. La collaborazione del sistema camerale della macroregione ha comunque radici antiche, tanto che l'anno scorso le sette associazioni si sono costituite come Segretariato permanente, con la possibilità di gestire le attività comuni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA