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Questo articolo è stato pubblicato il 14 aprile 2012 alle ore 08:16.

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MILANO
Continuano i suicidi di persone in difficoltà a causa della crisi. Ieri un giovane imprenditore agricolo 29enne di Donnalucata, in provincia di Ragusa, si è tolto la vita impiccandosi in una delle serre della propria azienda. Il corpo è stato scoperto dal padre. Sempre ieri si è anche tolto la vita un uomo di 42 anni, dirigente d'azienda disoccupato da alcuni mesi, che si è gettato sotto un treno nei pressi della stazione ferroviaria a Sesto Fiorentino, in provincia di Firenze. È ricoverato in gravi condizioni in ospedale invece un imprenditore 41enne di Montecchio Maggiore, in provincia di Vicenza, titolare di un centro di estetica, che ha tentato di uccidersi sparandosi prima alle spalle e poi al ventre nella piazza centrale della cittadina.
Ma si tratta, purtroppo, soltanto degli ultimi episodi di una serie di suicidi che ha colpito imprenditori, lavoratori e disoccupati gravati da problemi economici. Nella mattinata di ieri, a Roma, imprenditori e lavoratori insieme hanno lanciato un allarme, programmando per mercoledì 18 aprile alle 20, al Pantheon, una fiaccolata silenziosa.
A promuovere l'iniziativa era stato il presidente di Federlazio Maurizio Flammini, ma ad oggi hanno aderito molte organizzazioni romane e laziali: da Casartigiani a Coldiretti, da Confagricoltura a Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Confcooperative, Legacoop, Unindustria, Cgil, Cisl, Uil e Ugl. I dati nazionali, illustrati durante la presentazione della manifestazione del 18 aprile, sono drammatici: «Dal 2009 al 2011 si sono contati oltre mille suicidi tra lavoratori ed imprenditori».
«Alla fiaccolata sono invitati tutti - ha detto Flammini - questo è un grido di allarme che deve vederci tutti uniti».
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