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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2012 alle ore 06:46.

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ROMA
Riccardo Monti sale alla guida della nuova Ice. La nomina ufficializzata ieri dal consiglio di amministrazione appena insediatosi conferma le anticipazioni del Sole 24 Ore del 6 marzo: a Monti, 44 anni, va il compito di rilanciare il soggetto pubblico per l'internazionalizzazione delle nostre imprese. Una missione resa difficile dal caos che nel giro di pochi mesi ha caratterizzato le scelte politiche sul settore, con il precedente governo che prima ha ratificato la soppressione dell'istituto per il commercio estero poi, sull'onda delle proteste degli industriali "export oriented", lo ha frettolosamente rimesso in piedi. La nuova Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane ripartirà da 300 dipendenti (meno della metà dell'organico precedente) in attesa che avanzi un disegno di legge appena confezionato dal governo per salire a quota 450.
Monti, laurea in Economia e Commercio all'Università di Napoli e due specializzazioni alla Columbia University e al Brooklyn Polytechnic di New York, è stato scelto dal ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera per mettere in pratica le idee maturate anche con il supporto dei consulenti McKinsey. Al precedente presidente dell'Ice, l'ambasciatore Umberto Vattani, subentra dunque l'ex consulente, già executive director del Gruppo Value Partners, con esperienze nei mercati emergenti di America Latina, Medio Oriente, Asia e Turchia su progetti di espansione internazionale. Da un'Ice con vocazione "diplomatica" a un'Agenzia con un passo "aziendale". Si potrebbe sintetizzare così il tentativo di lifting dell'Agenzia, che oltre alla promozione delle nostre aziende all'estero dovrà anche lavorare per attrarre investitori. L'obiettivo infatti è affidare alla rete italiana nei paesi stranieri – ambasciate, addetti Ice, camere di commercio all'estero – anche la fase di scouting di potenziali investimenti, dalle corporations ai fondi di private equity ai grandi fondi sovrani.
Il primo vero test inizia oggi, con la missione di sistema in Turchia che vedrà il debutto di Monti accanto ai rappresentanti di Confindustria, Abi, Rete Imprese Italia, Unioncamere e dei ministeri dello Sviluppo e degli Affari esteri. Ma al rientro in Italia bisognerà ancora mettere a posto diversi tasselli prima che il restyling dell'Ice possa dirsi completo. Il cda (oltre allo stesso Monti ne fanno parte Giuseppe Mazzarella, Maurizio Melani, Luigi Pio Scordamaglia e Paolo Zegna) dovrà infatti deliberare lo Statuto, il regolamento di organizzazione ed il regolamento di contabilità, la dotazione organica del personale, i bilanci ed il Piano annuale di attività.
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