Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 maggio 2012 alle ore 06:44.

My24


Misure urgenti per competere ad armi pari nel quadro internazionale. «Altrimenti c'è il rischio che non si riesca più ad avere continuità produttiva e che l'occupazione scenda», dice Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta. Ieri l'industria cartaria insieme ad Assografici e ai sindacati di settore (Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil e Ugl Carta e Stampa) ha sollevato la gravosità del problema energetico e ha chiesto un incontro urgente con il Ministro dello Sviluppo economico. Proprio all'avvio del negoziato per il rinnovo del contratto.
Le cartiere italiane «hanno un livello di costi energetici che le penalizza rispetto ai concorrenti internazionali», dice il vicepresidente di Assocarta, Girolamo Marchi che cita un dato emblematico come esempio: «Il differenziale del prezzo del gas verso i principali paesi europei è stato per molti mesi intorno ai 10 €/MWh e, per il solo periodo estivo, è sceso ma è rimasto pur sempre in un intorno dei 4 €/MWh. Per questo chiediamo misure urgenti che ci permettano di competere ad armi pari».
Il settore cartario è il primo anello di un'importante filiera produttiva, che ha un'occupazione complessiva diretta di 222mila addetti, e una indotta di circa 550mila. Il fatturato del 2011 è stato di oltre 36 miliardi di euro. Per mantenere questi livelli ed essere competitive però le aziende italiane non possono pagare il gas e l'energia elettrica quasi il 40% in più rispetto ai concorrenti europei. Dal confronto europeo è infatti emerso che «in gennaio il costo per MWh è stato di 22 euro in Europa e di 31,5 euro in Italia», dice Medugno.
Le parti hanno quindi avanzato quattro richieste. Innnazitutto che «la riduzione del forte differenziale di prezzo per il gas rispetto ai concorrenti europei con misure urgenti in attesa che il processo di liberalizzazione, ulteriormente stimolato da questo stesso Governo con la separazione proprietaria di Snam Rete Gas, possa produrre effetti di medio-lungo periodo». La seconda è «l'eliminazione in forma stabile dell'accisa gas ad uso del settore cartario al pari degli altri settori energy intensive». La terza è «l'attivazione anche in Italia, come in altre nazioni europee, di misure di compensazione dei costi indiretti per il settore cartario per mezzo dei fondi derivanti dalle aste sui diritti di emissione del sistema Ets». Infine le parti hanno sottolineato che «è fondamentale il riciclo della carta da macero a livello nazionale. Un processo che può avvenire valorizzando il vantaggio comparato costituito dalle raccolte differenziate della carta effettuate sul territorio nazionale per riequilibrare il prezzo di questa fondamentale materia prima e favorendo la valorizzazione energetica degli scarti derivanti dal riciclo del macero tramite termocombustori».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi