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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2012 alle ore 15:35.

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«Un'iniziativa sacrosanta quella della lotta al sovrappeso e all'obesità infantile che abbiamo sostenuto anche al nostro interno ma che ora le intenzioni del ministro Balduzzi spiazzano»: Aurelio Ceresoli, presidente di Assobibe, l'associazione dei produttori di bevande analcoliche, e manager di Coca Cola Hbc Italia, manifesta, insieme, stupore e contrarietà.

Certo, non si aspettava che dopo mesi di lavoro per mettere a punto un protocollo antiobesità condiviso da industrie del food, commercianti e ministero della Salute, rimanesse senza la firma del ministro e che, anzi, Balduzzi annunciasse una food tax a breve su superalcolici e bevande gassate: 0,50 centesimi a litro sui primi e 2,5 centesimi a lattina sugli altri. L'intesa, datata 22 dicembre 2011, stabilisce gli step fino al 2014 con tagli di grassi, zuccheri e sodio in merendine, snack salati, biscotti, cereali per colazione e soft drink. Con l'accordo delle associazioni Aidepi (dolciari), Aiipa (chips e snack), Assica (carni), Assobibe, Assolatte, Federolio, Fipe (commercianti), Mineracqua e Federalimentare.

Se avete concordato il documento con il ministero perché poi Balduzzi punta sulla food tax?
Lui, a distanza di 5 mesi, non l'ha ancora firmato. Speriamo di chiarire tutto quando deciderà di ascoltarci. Anche perché, come lo stesso ministro riconosce in un documento, merendine e bibite analcoliche non sono un problema in Italia: i consumi sono molto ridotti rispetto agli altri paesi europei.

E la tassa?
Dalle dichiarazioni del ministro sembra che il piano governativo contro l'obesità sia incentrato sull'applicazione di una tassa solo sulle bibite e sui superalcolici. Mentre per gli altri prodotti si intende ricorrere a un accordo per ridurre grassi, sale e zuccheri.

Forse quel 5% di riduzione di zucchero nelle bibite 2014 non lo ritiene sufficiente?
Lo escludo: negli ultimi 10 anni lo abbiamo ridotto del 10-20%. E abbiamo triplicato l'offerta di bibite senza calorie.

È dunque lotta intestina tra Coca Cola, Nutella e Barilla?
Neanche per idea. Tuttavia è bizzarro che la tassa colpisca gli alimenti meno calorici. Come emerge dalle tabelle dell'intesa con il ministero, le bevande analcoliche hanno solo 40 calorie per 100 grammi contro le 490 degli snack salati, le 450 dei biscotti e le 350 di merendine e dolci. Di che parliamo?

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