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Questo articolo è stato pubblicato il 08 maggio 2012 alle ore 06:44.

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L'alta velocità ferroviaria Milano-Verona compie un passo avanti. Ieri nel cantiere di Travagliato, in provincia di Brescia, è stato dato simbolicamente il via alla costruzione della linea Treviglio-Brescia. All'apertura del cantiere erano presenti Corrado Passera, ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture, Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia e Mauro Moretti, amministratore delegato delle Fs.
La nuova tratta è la prosecuzione diretta della linea ad alta velocità Milano-Treviglio (27 chilometri), già completata e attivata a luglio 2007. L'investimento complessivo per la Treviglio-Brescia, che si sviluppa per circa 40 chilometri e attraversa 20 Comuni nelle province di Milano, Bergamo e Brescia, è di 2.050 milioni di euro. Committente dell'opera è Rete ferroviaria italiana, l'alta sorveglianza è affidata a Italferr, l'esecuzione è a cura del consorzio Cepav Due. L'attivazione della linea Treviglio-Brescia è prevista ad aprile 2016. La tappa successiva, la tratta Brescia-Verona (73 chilometri), è ancora in fase di progettazione preliminare.
Da molti anni la prosecuzione verso Est dell'alta velocità ferroviaria procede a singhiozzo, a causa di finanziamenti che arrivano con il contagocce o che non arrivano affatto. Al momento la Tav in Italia disegna una grande "t": parte da Torino, arriva a Milano, poi prosegue verso Roma-Napoli passando da Bologna e Firenze. L'operoso Nord-Est, una delle aree più sviluppate e produttive del Paese, è tagliato fuori dai collegamenti ferroviari veloci e lo resterà ancora a lungo. A più riprese gli industriali veneti alzano la voce, manifestando un profondo malumore per il ritardo con il cui la Tav avanza verso Trieste. Il problema è sempre quello della mancanza di fondi e di come reperirli. E infatti ieri la questione è affiorata di continuo negli interventi di Moretti e del ministro Passera.
L'amministratore delegato delle Fs propone di aumentare i pedaggi ferroviari e autostradali per finanziare le nuove infrastrutture. Nel caso di treni, il pedaggio è quanto viene corrisposto da un'impresa ferroviaria per viaggiare su una rete. «Oggi l'Italia - nota Moretti - ha nel campo dei pedaggi ferroviari e autostradali dei prezzi più bassi rispetto a quelli che si trovano immediatamente oltre il confine. Ci sono due modi - aggiunge - per poter utilizzare i pedaggi: distribuirli alle imprese che li gestiscono o destinare gli incrementi alla costruzione di nuove opere. È bene che ci allineiamo a quella che è la situazione europea dei pedaggi per poter fare di più». Replica di Passera: oltre all'aumento dei pedaggi, per finanziare le grandi opere si può ricorrere al «miglior utilizzo dei fondi europei e dei fondi privati». Il ministro sottolinea come «non sempre i fondi europei sono stati utilizzati al meglio», mentre quelli privati «si possono utilizzare di più». A suo avviso «è l'insieme di tutte queste cose che può accelerare i cantieri».
Notazione finale sulla Treviglio-Brescia: l'opera, costruita in affiancamento alla linea convenzionale, consentirà una velocità di 300 km/h, determinando una riduzione del 25% dei tempi di percorrenza tra Milano e Brescia, con un risparmio di circa 13 minuti. «Se arriviamo nel 2016 a completare questo tragitto – dice Passera – dovremo arrivare a Venzia nel 2020». Fondi permettendo.
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I NUMERI

2 miliardi
Il costo
L'investimento complessivo,
in miliardi di euro, per
la realizzazione della tratta Tav Treviglio-Brescia
39,6
La lunghezza
La tratta Treviglio-Brescia si sviluppa per 39,6 chilometri; rappresenta un'ulteriore tappa nella realizzazione della linea ad alta velocità Milano-Verona, lunga complessivamente 140 chilometri, 27 dei quali già attivi tra Milano e Treviglio. Tra le opere principali ci sono i ponti sui fiumi Oglio e Serio. L'attivazione della tratta
è prevista ad aprile 2016

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