Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 09 maggio 2012 alle ore 06:45.

My24


GENOVA
Comprende anche un dettagliato piano industriale la notifica dell'acquisizione di Tirrenia inviata lunedì da Compagnia italiana di navigazione (Cin) all'Autorità antitrust italiana. Un progetto che parte dal riassetto delle rotte e della flotta, con l'eliminazione immediata di cinque navi e il noleggio di tre nuove unità, e l'apertura della società acquirente a risolvere le «limitate sovrapposizioni» che l'Authority potrà trovare tra i servizi di Tirrenia e quelli di Moby, che controlla il 40% di Cin. Altri soci sono il fondo Clessidra, che detiene un altro 30%; la genovese Gip di Luigi Negri con il 20% e l'imprenditore napoletano Francesco Izzo, col 10%. Subito prima della chiusura del contratto tra Cin e il commissario di Tirrenia, Giancarlo D'Andrea (il quale oggi avrà un'audizione alla commissione Trasporti della Camera, proprio per fare il punto sulla privatizzazione), che è prevista per il 21 giugno, ci sarà, se l'Antitrust darà il via libera senza problemi, la costituzione di Cin in spa (oggi è una srl) e la capitalizzazione della società, che sarà di 50 milioni.
«Dal giorno dopo il closing - spiega Ettore Morace, ad della Cin - avvieremo la rottamazione di alcune vecchie navi della ex compagnia di Stato (che porta in dote una flotta di 18 ferry, ndr). Prevediamo di mandare in demolizione tre navi della classe "Strade romane" più i traghetti Lazio e Toscana. Queste cinque unità, che sono vecchie, lente e non più adeguate ai servizi, saranno sostituite da tre unità moderne che prenderemo a noleggio a scafo nudo (cioè non armate: vi salirà il personale di Tirrenia, ndr). Si tratterà di unità veloci in grado di navigare a 27 nodi e con una capacità di carico di 2mila passeggeri e 2mila metri lineari per le merci. Riprenderemo le linee, trascurate in questi anni da Tirrenia, Civitavecchia-Arbatax-Cagliari, che opereremo con 2 unità, e Napoli-Cagliari-Palermo, sulla quale useremo una nave. Poi tornerà in servizio la Florio, dopo tre anni di riparazioni a seguito di un incendio, che, con la Rubattino, metteremo sulla Napoli-Palermo. E poi riprenderemo la linea giornaliera Genova-Olbia-Arbatax, con il cruise-ferry Janas. Insomma, rinnovata la flotta, garantiremo 33 partenze settimanali da 6 porti nel continente verso 4 scali sardi».
Per quanto riguarda il versante dell'Antitrust, spiega Francesco Sciaudone, dello studio legale Grimaldi, che assiste Cin, «l'operazione è molto meno sensibile di quella iniziale (alla quale partecipavano anche le società degli armatori Ganluigi Aponte e Manuel Grimaldi, ritiratisi dopo un intervento dell'Antitrust Ue, ndr). Si possono riscontrare solo limitate sovrapposizioni tra Moby e Tirrenia ma è un tema che può essere gestito in modo agevole, come è successo nell'acquisizione, sempre da parte di Moby, della Toremar, ex regionale toscana di Tirrenia. Non c'è dubbio che l'operazione di Cin andrà a buon fine, perché si tratta di sovrapposizioni marginali e risolvibili. Siamo in contatto con gli uffici dell'Antitrust e, offrendo la massima collaborazione, penso si possa rispettare il termine di giugno per il closing, in modo da assicurare la stagione estiva di Tirrenia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi