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Questo articolo è stato pubblicato il 01 giugno 2012 alle ore 06:44.

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TORINO
«In Valle di Susa la situazione ora è tranquilla, ma non significa che la protesta sia sopita. Perché il dissenso intorno alla Torino-Lione credo continuerà finché saranno aperti i cantieri. Per questo il Governo farà tutto ciò che è necessario per tutelare gli operai, che lavorano alla Maddalena, mentre le forze dell'ordine saranno a disposizione, in misura variabile, a seconda delle esigenze». Il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri è tornata, ieri, a parlare di Tav, al termine di un incontro a Torino, prima con i prefetti piemontesi e poi con il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno preso parte anche il sindaco Piero Fassino, il presidente della Regione Roberto Cota, quello della Provincia Antonio Saitta e i procuratori Giancarlo Caselli e Marcello Maddalena.
Nei giorni in cui, allargato definitivamente il sito di scavo di Chiomonte, la protesta contro l'alta velocità ferroviaria si sta allargando a macchia d'olio verso il Terzo Valico e i territori del basso alessandrino (dove sabato 26 maggio hanno sfilato cittadini e centri sociali), la responsabile del Viminale stempera i toni del muro contro muro, pur confermando l'intenzione del Governo di procedere sia con la Torino-Lione che con il corridoio Genova-Rotterdam. «Il Terzo Valico è un'opera fortemente voluta dalla popolazione di Genova – ha proseguito il ministro – e quindi per ora non ci sono segnali che lascino pensare a scenari analoghi a quelli della Valle di Susa».
Al centro dell'incontro di ieri sono state esaminate, ad ampio raggio, anche altre situazioni che preoccupano l'ordine pubblico, in primis il crescente disagio sociale della popolazione di fronte alla crisi economica che avanza. Il governatore Cota ha chiesto al ministro di farsi portatrice verso il premier Monti «di un appello per un intervento straordinario rivolto alla crescita. Perché il problema, in Piemonte, è quello di centinaia di imprese che non riescono a essere competitive, finchè sono soffocate da una tassazione troppo alta. Il peggioramento delle condizioni di vita dei cittadini è potenzialmente una miccia che può innescare altre tensioni». All'esame del Comitato è stato sottoposta anche la minaccia, nelle settimane scorse, di azioni terroristiche, contro esponenti del mondo industriale. «Non ci sono segnali che lascino pensare a una ripresa del terrorismo – ha proseguito la Cancellieri –, ma noi stiamo attenti, perché nei momenti complessi possono crearsi derive preoccupanti. Monitoriamo con fermezza tutti i fenomeni avvenuti in Italia».
Sul fronte del Tav, nel frattempo, la prossima settimana è attesa una convocazione del tavolo di coordinamento, con i sindaci della Valle, voluto dalla Regione. I rappresentanti dei comuni, dopo la presentazione del progetto da parte dell'Osservatorio di Mario Virano, saranno chiamati ad esporre nuove preoccupazioni e criticità sull'opera. Nel frattempo, Ltf ha selezionato le imprese che potranno concorrere, all'occorrenza, per l'affidamento degli appalti collaterali rispetto allo scavo del tunnel di Chiomonte, affidato alla coop ravennate Cmc: in tutto sono undici aziende, di cui 2 valsusine e 9 piemontesi. I nomi, per ora riservati, saranno via via diffusi man mano che ci saranno le aggiudicazioni.
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