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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 06:42.

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di Lucilla Incorvati

Da venerdì 8 giugno, con gli Europei di calcio, si apre ufficialmente la stagione dei grandi eventi, che tutti si augurano possano trainare il turismo in un anno difficile come il 2012.
In realtà, avvertono gli analisti del settore, destinazioni non di grande appeal come Polonia e Ucraina trarranno scarsi vantaggi dagli Europei. L'unico evento destinato a lasciare un segno sarà Londra 2012. A riconferma del fatto che una manifestazione, anche se di portata mondiale, per produrre effetti di breve e lungo periodo deve svolgersi in una location di grande richiamo. E Londra, tradizionale meta turistica, con le Olimpiadi amplifica la sua fama (dopo i recenti fasti del Diamond Jubilee della regina). Se in agosto normalmente si recano nella capitale inglese 1,5 milioni di turisti, le stime parlano di circa 600mila turisti in più, che dal 26 luglio al 12 agosto viaggeranno in tutta la Gran Bretagna. E che affolleranno le 110mila stanze d'albergo disponibili a Londra, con prezzi alle stelle.
«Londra è una location importante e saranno numerosi gli effetti immediati e di lungo periodo – spiega Nicola Pianon, senior partner di Boston consulting group (Bcg) –. A livello turistico sono molto più importanti gli effetti di lungo periodo, perché, in quanto strutturali, spesso cambiano il volto delle città e di un Paese». Lo si è visto ad Atene, Sydney, Barcellona e in Italia con le Olimpiadi invernali di Torino e prima ancora, nel 1990, con i mondiali di calcio. «Lo sport richiama alla mente valori positivi come la fratellanza, ecco perché il richiamo talvolta è più forte anche rispetto a grandi happening culturali di prestigio – aggiunge Pianon –. Pensiamo ai mondiali di calcio hanno un valore universale e di risonanza mondiale: per il nostro Paese Italia 90 è stata un'occasione unica».
Ma anche altri sport hanno un impatto positivo. «Si pensi al ciclismo e alla nautica», spiega Pianon. Sullo Stelvio c'erano più di 200mila presenze in occasione del Giro d'Italia, a Napoli e a Venezia per le recenti regate del'America's cup gli alberghi hanno registrato il tutto esaurito. E che dire dalla Maratona des Dolomites, manifestazione nata nel 1987 e dal 1998 a numero chiuso (massimo 9.000 ciclisti)? Quest'anno ha avuto oltre 29mila richieste da tutto il mondo, con un incremento delle presenze turistiche sulle Dolomiti letteralmente esploso. L'evento ha un costo complessivo di 1,5 milioni di euro, la metà dei quali coperti da 25 sponsor, spiegano gli organizzatori, ma crea sviluppo in tutto l'indotto. Devono far riflettere, dunque, il dietrofront sulla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020 e il ritiro di Cortina ai mondiali di sci alpino del 2017.