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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2012 alle ore 06:44.
Su Pian dell'Olmo non si torna indietro. Almeno per ora. Il rischio infatti è il collasso o trovarsi a breve con i rifiuti in strada. Il commissario straordinario nominato per scongiurare l'emergenza rifiuti a Roma, Goffredo Sottile, conferma la scelta del sito a nord della capitale che dovrà ospitare la discarica provvisoria dopo la chiusura di Malagrotta. «La scelta è definitiva – ha puntualizzato Sottile ai microfoni di Radio 24 –, non abbiamo tanto tempo per girare da un sito all'altro, siamo in urgenza. La decisione è presa». Ma, ha precisato «laddove gli accertamenti dovessero dimostrare che il sito non è idoneo, vedremo». Intanto il conto alla rovescia è partito. Salvo una proroga (che potrebbe arrivare a giorni) la mega discarica alle porte di Roma chiuderà i battenti il 30 giugno. È una corsa contro il tempo, quella di commissario e enti locali per evitare il caos. Mentre cresce la mobilitazione dei sindaci e dei cittadini di Riano e della Valle del Tevere che dovranno ospitare la nuova discarica. Da tre giorni sono bloccate le vie Tiberina e Flaminia. Protesta che anche oggi arriverà fino a Montecitorio per denunciare i rischi idrogeologici dell'area e che sarà ascoltata dal commissario che auspica «una soluzione condivisa». «I provvedimenti vanno fatti rispettare – chiarisce però Sottile – . Certamente non invoco l'impiego delle forze dell'ordine o dell'esercito. Ma se ci sarà bisogno del loro intervento, immagino che ci sarà» ha detto il prefetto, che ieri ha incontrato l'ad di Ama (la municipalizzata che si occupa dei rifiuti di Roma) Salvatore Cappello per discutere del potenziamento degli impianti Tmb dell'azienda e il presidente del consorzio Colari Manlio Cerroni, proprietario di Malagrotta e del sito di Pian dell'Olmo, che sarà espropriato per ospitare la nuova discarica. La quale avrà il via libera del ministero dell'Ambiente «solo se il progetto garantisce la sicurezza idrogeologica, senza che nulla finisca nelle falde; deve essere temporanea, piccola, durare solo il tempo che serve per portare a regime il ciclo dei rifiuti a Roma a partire dalla differenziata» ha ribadito Clini, ricordando la procedura di infrazione «pesantissima» aperta contro l'Italia. Tra i siti migliori ad ospitare la discarica «al primo posto ci sono Monte Carnevale e Pizzo del Prete a Fiumicino», ha spiegato Clini, confermando la non disponibilità «ad assecondare ipotesi che portino Roma nella situazione di Napoli. Nella nuova discarica può andare soltanto rifiuto trattato, sennò faccio io la denuncia alla magistratura». E ricorda le responsabilità degli enti locali: «Pian dell'Olmo non è una scelta del ministero ma della Regione». E ieri la presidente Polverini ha preso le distanze dalla scelta del commissario: «Finché c'è una posizione del commissario per i rifiuti, noi sosteniamo il suo lavoro, non le sue scelte».
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1,8 milioni
Di tonnellate
I rifiuti prodotti ogni anno
dai residenti di Roma
60%
La percentuale
Di rifiuti che finisce direttamente in discarica
300mila
Di tonnellate
La quota di rifiuti che finisce
negli impianti Tmb
(trattamento meccanico biologico)
10 milioni
Di euro
La somma messa
a disposizione dal Governo
per potenziare
la raccolta differenziata
a Roma, ferma ora al 25%