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Questo articolo è stato pubblicato il 23 giugno 2012 alle ore 08:14.

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Sarà firmato alla fine della prossima settimana l'atto formale di passaggio di Tirrenia, oggi guidata dal commissario Giancarlo D'Andrea, alla Compagnia italiana di navigazione, la società, partecipata al 40% dalla Moby di Vincenzo Onorato, che si è aggiudicata la gara per la privatizzazione.
Dopo l'ok condizionato dell'Antitrust italiano, arrivato nella tarda serata di giovedì e corredato da una lunga serie di prescrizioni, i vertici di Cin si preparano ad acquisire l'azienda per gestirne la stagione estiva. La decisione dell'Authority, che pure impone misure pesanti, come la cessione di rotte, viene giudicata «molto equilibrata» e frutto «di un procedimento efficiente», da Francesco Sciaudone, avvocato di Grimaldi studio legale, advisor dell'operazione. E l'ad di Cin, Ettore Morace aggiunge: «È un passo avanti definitivo. Il 27 giugno sottoscriveremo la trasformazione di Cin in spa, con l'aumento di capitale di 40 milioni. Poi firmeremo con D'Andrea il passaggio». Alla stipula, Cin verserà 200 milioni cash, mentre altri 180 arriveranno in tre rate da 60, legate al pagamento dei contributi pubblici per le rotte sovvenzionate (72 milioni annui per otto anni). Resta aperta, tuttavia, l''indagine della Commissione europea per aiuti di Stato.
Le condizioni imposte dall'Antitrust prevedono che Moby debba «cessare di operare sulla rotta Genova-Porto Torres dove continuerà invece ad operare Cin/Tirrenia». Moby dovrà anche «cessare di svolgere il servizio di trasporto merci sulla rotta Livorno-Cagliari, a fronte dell'eventuale manifestazione di interesse a entrare di un nuovo operatore». In tema di prezzi, «da subito, e per la stagione estiva 2013, ai passeggeri che devono comprare i biglietti, sulle navi Tirrenia e Moby, sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova-Porto Torres, verranno riconosciute», alcune riduzioni, tra le quali sconti dal 10 al 30% per i residenti in Sardegna. Inoltre, «Moby e Cin/Tirrenia per le rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Porto Torres e Genova-Olbia, devono applicare livelli tariffari tali da mantenere invariato il ricavo medio unitario realizzato da Moby nella stagione estiva 2009, quando i prezzi erano particolarmente favorevoli ai consumatori». E, «nelle stagioni estive 2013 e 2014 dovranno cedere ad altri operatori il 10% della rispettiva capacità di trasporto misto di passeggeri e merci». Infine, Moby e Cin, sulle rotte in questione, «nel periodo 2012- 2016, non devono stipulare, o devono rescindere» gli accordi di code-sharing con operatori concorrenti. Il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci, però, è insoddisatto della decisione e promette di opporsi «a qualsiasi ipotesi che possa rappresentare una prosecuzione del "sistema Tirrenia"».
Sulla privatizzazione resta la spada di Damocle dell'indagine europea per aiuti di Stato che era stata determinante nella rinuncia di Aponte e Grimaldi usciti da Cin. La Commissione, infatti, chiede a Tirrenia e dunque ai suoi acquirenti la restituzione allo Stato di circa 550 milioni di aiuti pubblici ricevuti dagli anni '90 in poi e condiserati illegittimi secondo le regole comunitarie in materia di concorrenza.
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