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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 06:41.

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VIANO (RE)
Dimenticate il vecchio muletto da magazzino. La fotografia è quella di decine di robot programmati con un software – che si aggirano silenziosi e obbedienti tra centinaia di metri di scaffali – e capaci di spostare 400 pallett di birra all'ora per 24 ore al giorno, 7 giorni su sette. Dalla multinazionali delle bevande gassate targate Usa ai succhi di frutta, dalla carta igienica sino alla stagionatura delle forme di parmigiano reggiano. Dall'uscita dalla linea di produzione al carico della merce sul camion la logistica di quintali di prodotti a largo consumo e dal packaging delicatissimo è affidata ai carrelli elevatori Laser Guided Vehicles prodotti alle pendici dell'appennino reggiano, precisamente a Viano, dalla Elettric80 di Enrico Grassi, che ad aprile ha aperto una filiale tecnico-commerciale in Russia, dopo aver formato, per 3 anni, il personale locale nello stabilimento reggiano. Un fatturato da 100 milioni nel 2011 (di cui il 30% arriva solo dai clienti-colossi Usa) e una previsione di 120 milioni per il 2012 cui si aggiungono i 7 milioni della azienda "sorella minore" Bema coi suoi fasciatori robotizzati.
«All'inizio degli anni '80 – spiega Grassi – si produceva software per le imprese. Qualche anno dopo decidiamo di provarci, cioè di tentare di sviluppare la meccatronica automatizzando la parte finale del processo produttivo, ossia la logistica interna di fabbrica: l'ingresso delle materie prime, la palettizzazione, la fasciatura e tutta la gestione del magazzino fino a caricare la merce sul camion». I primi carrelli automatici a guida laser arrivano nei primi anni '90. La società inizia così a crescere fino al '99 quando il gruppo Sasib ne rileva il 70 per cento. Una serie di passaggi di proprietà che si conclude nel 2004 quando Grassi riacquista l'81% dell'azienda assieme a due soci, Vittorio Cavirani (direttore operations) e lo svedese Johan Castegren (amministratore delegato). La quota restante è invece nelle mani del gruppo svedese Tetra Pak. A quel punto, il fatturato decolla. E i clienti diventano Barilla, come il magazzino gestito da veicoli a guida laser più grande al mondo, con oltre 50 mila posti pallet e 54 veicoli a guida laser per la movimentazione, Del Monte, Modelo, Carlsberg, Coca Cola, Garcia Carrion, Tetra Pak. Ma anche S. Anna di Vinadio, Granarolo, Gruppo Coster, Industrie Cartarie Tronchetti, Sofidel, etc.
«Siamo partiti in 29 nel 1990 – ricorda Grassi – oggi siamo 450 addetti, da tutto il mondo (di cui la metà laureati) e 150 assunti solo negli ultimi 3 anni. Mentre l'indotto coinvolge oltre 400 persone nel raggio di 50 chilometri. Del resto, solo in formazione del personale – ha sottolineato Grassi – spendiamo 3 milioni di euro l'anno». La Russia, quindi, oggi si aggiunge a Brasile, Usa, Gran Bretagna, Svezia, Polonia e Australia, le filiali di Elettric80 nel mondo. E la Cina? «Ancora no – conclude Grassi –. Quando si va in certi mercati bisogna innanzitutto conoscersi e capirsi. Le manovre di avvicinamento non sono ancora iniziate. Ma è un mercato con cui dovremo fare i conti».
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