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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 06:42.

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MILANO
Oggi Arexpo avrà un nuovo consiglio di amministrazione. I nuovi tre membri della società che ha acquistato le aree su cui sorgerà il sito espositivo di Expo 2015 - e partecipata da Comune di Milano, Regione Lombardia, Fondazione fiera Milano, Provincia di Milano e Comune di Rho - saranno, quasi sicuramente: Luciano Pilotti, scelto da Palazzo Marino; Antonello Turturiello, in rappresentanza del Pirellone (si è dimesso ieri dalla carica di amministratore unico di Arexpo e dovrebbe essere confermato oggi come consigliere); Corrado Peraboni, per la Fondazione Fiera.
L'assemblea dei soci di Arexpo - a pochi giorni di distanza dall'aumento di capitale da 92 milioni servito proprio a far entrare nella società i due Comuni, la Provincia di Milano e la Fondazione fiera - si riunisce oggi alle 15 a Palazzo Lombardia; poi venerdì il nuovo cda eleggerà il suo presidente (che dovrebbe essere Pilotti).
Dalla prossima settimana la prima questione da affrontare per Arexpo sarà la formalizzazione dell'acquisto delle aree dedicate alla manifestazione, operativamente già compiuto ma non ancora portato a termine da un punto di vista giuridico. Questione da non sottovalutare, perché senza il passaggio di proprietà gli appalti non possono partire. La gara da 270 milioni per la cosiddetta piastra verrà chiusa a metà luglio, e intorno al 15 luglio verrà stabilito il vincitore tra i 9 grandi gruppi che hanno presentato l'offerta. I terreni sono stati acquistati da Arexpo dalla Fondazione Fiera e dai privati (gruppo Cabassi) per 150 milioni. Ora l'a.d. di Expo Giuseppe Sala avverte: «Mi auguro che la notifica sia pronta per agosto». Arexpo dovrà inoltre decidere se far pagare alla società Expo un affitto, anche simbolico, per l'utilizzo delle aree, visto che i soggetti che partecipano alla prima società non coincidono esattamente con i soci della seconda.
Intanto il cda di Expo incontrerà tra due giorni a Roma la cabina di regia coordinata dal sottosegretario Paolo Peluffo. In questa sede si parlerà nuovamente di aree. Anche il governo sta valutando il suo ruolo, dato che contribuisce alla realizzazione del sito con 823 milioni. Tra le ipotesi c'è anche l'ingresso del ministero delle Finanze dentro Arexpo, oppure la possibilità di uno sconto per lo Stato sulle opere di smantellamento a fine rassegna.
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