Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2012 alle ore 06:44.

My24


LUCCA
«Il nostro territorio deve accelerare il processo di cambiamento, realizzando quello che non si è potuto fare in tanti anni». Chiede un salto in avanti la presidente di Confindustria Lucca, Cristina Galeotti, parlando all'assemblea annuale dell'associazione alla presenza del leader di Confindustria Giorgio Squinzi e della vice Antonella Mansi. Il richiamo «a essere al fianco delle imprese» è indirizzato alle forze politiche, agli amministratori, alle organizzazioni sindacali e anche alle banche che, ciascuno nel proprio campo, «possono fare molto per perseguire gli obiettivi di crescita» e per allontanare il rischio di declino che «incombe anche nella nostra bella provincia».
Una provincia a forte vocazione produttiva, ricorda Galeotti, che nel primo trimestre dell'anno ha visto un rallentamento delle attività industriali, più forte per chi è legato alla domanda interna (-20% fatturato, -5% ordini), mentre reggono le aziende orientate ai mercati esteri come la meccanica, il lapideo e l'alimentare. A preoccupare gli imprenditori sono ora due locomotive del manifatturiero locale come il settore cartario e la nautica, che hanno cominciato l'anno con una lieve flessione produttiva e con un calo dell'export, oltre all'edilizia immersa in una crisi infinita. Cresce in provincia anche il ricorso alla cassa integrazione ordinaria (+40% nel primo trimestre), e sfiora il 12% il tasso di disoccupazione (rispetto al 5% di un lustro fa).
Di fronte a questo scenario, Galeotti invita tutti «a svolgere i propri compiti a casa» e sprona sui progetti in grado di dare impulso allo sviluppo, che attendono da anni. A partire dagli assi di scorrimento viario «di cui si parla dal Dopoguerra», e che costituiscono costi impropri per le aziende.
«Abbiamo appena fatto un accordo con Anas che prevede la progettazione preliminare entro la fine di novembre e la richiesta di finanziamenti al Cipe», ha promesso il presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli. Mentre il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, ha annunciato un piano strategico di sviluppo per delineare «come sarà la città tra 15-20 anni», indicando l'impresa manifatturiera come una «componente fondamentale dell'economia locale». Ma «smarrite nelle nebbie dell'indecisione» o bloccati «dal tipico atteggiamento di un ambientalismo ottuso», rimarca Galeotti, restano l'impianto per eliminare gli scarti industriali delle cartiere, il termovalorizzatore di Diecimo, quello di Fornoli e «persino modesti impianti a biomasse da 1,5 megawatt».
Disponibilità «a fare di più» per le imprese è arrivata anche dal presidente del Banco Popolare, Carlo Fratta Pasini: «Accolgo le garbate indicazioni della vostra presidente: dobbiamo partire dal capire meglio i business dei nostri clienti, perché questo servirà per dare un servizio migliore». Il miglioramento del rapporto col sistema bancario è stato invocato da Pierfrancesco Pacini, presidente di Confindustria Toscana, che ha invitato a voltare pagina anche in due enti controllati dalla Regione Toscana, l'agenzia Toscana Promozione e la finanziaria Fidi Toscana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi