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Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2012 alle ore 08:14.

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L'Expo 2015 mette in moto l'asse Torino-Milano. Ieri il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, e il presidente del Piemonte Roberto Cota hanno sottoscritto il primo protocollo di collaborazione «per il governo delle eccellenze regionali» e per la definizione di un piano di azioni condivise a supporto dell'Expo. «Torino dista da Milano Rho appena 40 minuti, dunque l'Expo è anche vostro» ha detto Formigoni. Un evento chiave per il Piemonte ha ribadito Cota, «tanto per la sua localizzazione quanto per i temi legati al cibo, all'ambiente e alla salute».
Turismo, agroalimentare e cultura i temi in primo piano, senza dimenticare quella che sembra la chiave dello scrigno: i trasporti. «Avvieremo un lavoro con Trenitalia – spiega l'assessore regionale ai Trasporti del Piemonte Barbara Bonino – per organizzare un'offerta di servizi, sia per l'Alta velocità che, soprattutto, per le altre linee, all'altezza dell'evento». E poi, ancora, maggiore integrazione tra gli aeroporti di Caselle e Malpensa, oltre all'attuazione delle «connessioni ambientalmente sostenibili», in riferimento alla navigabilità del Lago Maggiore e del Ticino.
In ballo, ricorda Formigoni, ci sono almeno 20 milioni di visitatori nell'arco dei 180 giorni della manifestazione: «Prevediamo – aggiunge – 120-130mila presenze al giorno per una manifestazione che ha già ricevuto 91 adesioni. Ci aspettiamo tra i 140 e i 150 aderenti». La sfida per il Piemonte è intercettare una quota di visitatori da attrarre con servizi, pacchetti turistici e proposte culturali ad hoc. «Stiamo lavorando in questa direzione – spiega Cota – e qualche settimana fa un importante appuntamento congressuale della Fiera di Milano si è svolto a Stresa». In cantiere, iniziative concrete nel settore culturale: «Avremo un Salone del libro tematico, dedicato all'Expo - sottolinea l'assessore piemontese alla Cultura, Michele Coppola – potrà agire da polo attrattivo, avremo nel 2014 una card abbonamenti che permetterà di visitare i poli culturali piemontesi e lombardi». Una promozione del territorio condivisa, dunque, che aiuterà, aggiunge l'assessore alla Cultura della Lombardia Valentina Aprea, «a fare un salto di qualità rispetto ad una proposta già eccellente». E che caratterizzerà, assicura l'assessore piemontese al Turismo, Alberto Cirio, «il prossimo Piano triennale, che avrà una parte specifica dedicata all'Expo».
Si alza dunque il livello di collaborazione tra le due regioni e il commissario straordinario in vista dell'Expo, con tanto di cabina di regia e comitato di indirizzo in cui ci saranno i rappresentanti delle due regioni e del commissario generale. Che dovrà avanzare proposte, svolgere analisi di fattibilità tecnico-economica, fare da punto di riferimento per le iniziative congiunte.
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I PUNTI CHIAVE

La cabina di regia
Il Protocollo di collaborazione firmato tra il commissario generale dell'Expo Milano 2015, la Regione Lombardia e la Regione Piemonte prevede la costituzione di una cabina di regia tecnica che renda operative le indicazioni definite da un Comitato di indirizzo
Gli ambiti di collaborazione
Nei sei articoli che rappresentano il Protocollo siglato ieri da Lombardia e Francia, i temi di collaborazione indicati vanno dall'agroalimentare, allo sviluppo sostenibile del sistema rurale, al turismo fino alla cultura e ai trasporti.

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