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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 06:45.

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POTENZA
Si riparte. Il rilancio della produzione nazionale di idrocarburi prende il via dalla Basilicata e dal giacimento di Tempa Rossa nella valle del Sauro che dall'inizio del 2016 produrrà 50mila barili di petrolio al giorno. La Total e la Shell, contitolari della concessione Gorgoglione (rispettivamente per il 75% e per il 25%), ottenute le ultime autorizzazioni a livello regionale e nazionale, hanno preso la decisione finale per lo sviluppo del giacimento lucano per un investimento, approvato dal Cipe nel maggio scorso, di 1,6 miliardi di euro.
Il progetto prevede la costruzione di un centro di produzione e trattamento d'idrocarburi, un centro di stoccaggio Gpl e il collegamento all'oleodotto "Val d'Agri - Taranto" che trasporterà il greggio fino alla raffineria di Taranto, da dove sarà caricato su navi. A tal fine verranno anche aumentate le capacità di trasporto dell'oleodotto, degli stoccaggi e del terminal marittimo della raffineria. A regime, il giacimento produrrà anche 230mila mc/giorno di gas naturale e 240 tonnellate/g di Gpl che si aggiungeranno ai 104 mila barili al giorno prodotti a regime dall'Eni in Val d'Agri (85mila attuali).
Il giacimento Tempa Rossa è situato nell'Appennino meridionale, in un'area tra i 600 e i mille metri di altitudine e a una profondità di più di 4mila metri. Il greggio sarà prodotto tramite 8 pozzi di cui 6 già perforati. «In un momento in cui stiamo sviluppando la nuova strategia energetica nazionale che verrà presentata dopo l'estate, è questo un passaggio importante perché permette di vedere concretamente l'aumento della produzione nazionale. Un primo passo che si aggiunge - ha detto il direttore generale per le risorse minerarie ed energetiche del dipartimento per l'energia del ministero dello Sviluppo, Franco Terlizzese - alla prossima conversione del cosiddetto Decreto crescita nel quale abbiamo messo a punto una serie di provvedimenti che andranno ad ottimizzare la produzione nazionale con lo sviluppo anche di nuovi giacimenti».
Dopo una lunga serie di vicissitudini, anche giudiziarie, possono partire i lavori nel giacimento scoperto nel 1989. Soddisfatti gli operatori. «È un giorno importante per Total e, riteniamo, per il Paese» ha dichiarato Thierry Normand, amministratore delegato di Total E&P Italia Spa, sottolineando l'impegno della società «a perseguire una collaborazione concreta e duratura con la Regione Basilicata e le comunità locali, adottando i principi della trasparenza, del rispetto delle comunità e dello sviluppo sostenibile». «L'Italia - ha aggiunto Marco Brun, Country Manager per Shell in Italia e Ad di Shell Italia E&P Spa - è un paese importante per Shell, così come lo è la Regione Basilicata. Il nostro Paese gode di considerevoli opportunità nell'oil&gas che, se ben sviluppate, potrebbero giocare un ruolo strategico riducendo la dipendenza dalle importazioni e contribuendo allo sviluppo economico nazionale e locale». I lavori per la preparazione del sito potranno partire a settembre.
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