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Questo articolo è stato pubblicato il 28 luglio 2012 alle ore 08:17.

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ROMA
Sospeso. Lo sciopero dei benzinai proclamato per i giorni 4 e 5 agosto è stato revocato, e già a partire dalla prossima settimana (un primo incontro è già stato fissato per giovedì 2 agosto) partiranno tavoli ad hoc con le compagnie petrolifere per far ripartire la discussione sui "temi caldi" sollevati nei giorni scorsi dai benzinai, primo fra tutti le politiche di sconto sui prezzi praticate da alcune compagnie nei fine settimana (ma ritenute discriminatorie dai gestori).
Al tavolo convocato ieri, in extremis, al ministero dello Sviluppo economico, dal sottosegretario Claudio De Vincenti è arrivato l'accordo, che ha scongiurato lo stop delle pompe di benzina per il primo fine settimana di agosto (con un sospiro di sollievo da parte di automobilisti e Anas, visto che il 4 agosto è indicato come "bollino nero" dal punto di vista del traffico per le vacanze). Soddisfatto il sottosegretario De Vincenti, soprattutto perché, con quest'intesa, si «evitano disagi ai cittadini» e si «riapre un confronto tra le parti sociali», in coerenza con le innovazioni introdotte dal decreto sulle liberalizzazioni.
Ma il Mise vigilerà sullo stato di attuazione dell'accordo. E il 15 settembre prossimo associazioni di settore (Unione petrolifera, Assopetroli e Granti reti) e organizzazioni di categoria dei gestori (Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio) sono già riconvocate al ministero guidato da Corrado Passera per fare il punto su eventuali progressi registrati. E li si vedrà se i petrolieri «sono intenzionati a specifiche intese o hanno solo barato», ha sottolineato il numero uno di Fegica Cisl, Roberto Di Vincenzo. Anche per il presidente dell'Autorità garante sugli scioperi, Roberto Alesse, il rinvio dell'astensione «è un fatto positivo». Ma ora «si vada avanti nella trattativa», ha subito aggiunto.
Il prossimo incontro si terrà giovedì 2 agosto e si parlerà dell'utilizzo delle carte di pagamento (per cui sarebbero previste delle commissioni giudicate dannose dai gestori, che invece puntano a ridurle, o addirittura azzerarle). All'incontro «è stata invitata anche l'Abi», ha reso noto il presidente di Faib Confesercenti, Martino Landi. Che ha indicato, comunque, nel 15 settembre la "deadline" per il confronto: «Se non ci saranno passi avanti, vedremo se programmare un nuovo sciopero». Negli incontri successivi si dovranno definire pure i nuovi modelli contrattuali di gestione, che oggi sono prevalentemente regolati con "comodati in uso gratuito". Il termine per farlo, secondo la legge, scade il 31 agosto. Si dovrà poi affrontare il nodo delle aree di servizio autostradali in grave sofferenza per effetto della crisi. E per le quali bisognerà trovare soluzioni per rendere più efficiente il servizio di distribuzione, anche, per esempio, attivando il self-service o il servizio di prepagamento (in cassa senza accettatore di banconote) per specifiche realtà e periodi temporali (notturno) caratterizzati da standard di servizio e di traffico ridotti.
Per quanto riguarda invece le politiche di sconto nei week end il sottosegretario De Vincenti, pur riconoscendo la facoltà di ciascuna compagnia di scegliere in autonomia le proprie politiche commerciali, ha invitato le parti «ad assicurare la salvaguardia del margine del gestore» e a riaprire subito i tavoli sugli "accordi di colore" aziendali. Il Governo ha poi assicurato sull'iter di alcuni provvedimenti, molto attesi, nel settore, come il decreto sui cartelloni pubblicitari per i prezzi presso i punti vendita e l'introduzione del mercato all'ingrosso. «Sono tutti atti in corso di formalizzazione», ha detto il sottosegretario De Vincenti.
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