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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2012 alle ore 06:44.

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MILANO
Oggi è uno dei tanti momenti della verità dell'estate del calcio tormentata da Scommessopoli, lo scandalo servito a tranci dalla giustizia sportiva. Oggi (o al massimo domani) la Disciplinare si pronuncerà sull'illecito sportivo contestato a 13 società e 45 tesserati: quelli che fanno più rumore sono juventini, l'allenatore Antonio Conte e i giocatori Simone Pepe e Leonardo Bonucci. Decisioni che potrebbero anche modificare la storia del campionato, al via il 25 agosto. Perché, soprattutto l'eventuale squalifica di Conte per omessa denuncia (su Novara-Siena e Albinoleffe-Siena del 2011), qualche problema potrebbe crearlo alla squadra campione d'Italia. Qualcuno ne ha già creato, almeno a livello mediatico (e una parte della proprietà avrebbe volentieri evitato l'esposizione in un procedimento in cui il club non c'entra). Si è addirittura parlato di crepe nel rapporto fra Conte e la Juventus. Crepe smentite e, oggettivamente, difficili da immaginare alla luce di quanto afferma il presidente Andrea Agnelli sia ufficialmente sia ufficiosamente. Qualcosa deve essere andato storto fra i legali della Juventus, Michele Briamonte e Luigi Chiappero, e Conte ma questo non ha incrinato l'asse, solidissimo, fra Conte e Agnelli.
Dopo il pasticciaccio del patteggiamento prima accordato dal pm della Figc Stefano Palazzi (3 mesi e 200mila euro di multa), poi bocciato dalla Disciplinare di Sergio Artico (ritiene credibile il pentito Carobbio, ex giocatore del Siena e accusatore di Conte), si va verso la sentenza. Per Conte potrebbe voler dire 10 mesi senza partite in panchina (ma potrebbe allenare senza divieti durante la settimana e andare in tribuna).
Diversa la posizione di Pepe e Bonucci: la Disciplinare pare non avere abbastanza elementi su Udinese-Bari e sarebbe orientata a prosciogliere gli atleti, contrariamente alle pesanti richieste della Procura (3 anni e mezzo per il difensore e un anno per il centrocampista). In ansia Lecce e Grosseto: potrebbero essere retrocesse e partire dalla Lega Pro.
Da oggi, dopo la sentenza, per gli avvocati ci sono cinque giorni prima del secondo processo. Il 17 agosto la Corte di giustizia federale prenderà in considerazione la documentazione, per arrivare, dal 20 agosto, all'appello.
Si allungano, invece, i tempi del filone barese. Ieri sono stati sentiti Barreto, Caputo e Lanzafame, al Bari nel 2008-2009, indagati per concorso in frode sportiva su Salernitana-Bari.
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