Il tris d'assi di Varese leader dell'antifurto

CAPACITÀ DI FARE RETE
Ognuno per sè. Ogni azienda è andata avanti da sola, prendendosi man mano le quote di mercato di quelle che chiudevano. Questo toglie forza negoziale nei confronti dei colossi dell'auto ed annulla le capacità di lobbing in sede europea. BASSA

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ALLEANZE STRATEGICHE
Non c'è alcun tipo di alleanza in un settore che sin dall'inizio è stato caratterizzato da una competizione spinta tra le imprese e tra i protagonisti. Legate a doppio filo alle case automobilistiche a loro volta in concorrenza, le aziende non hanno spazi per alleanze. SCARSA

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OCCUPAZIONE
L'innovazione tecnologica e i parametri di qualità delle case automobilistiche hanno costretto le aziende a produrre tutto in casa su linee a forte contenuto di automazione. Ciò ha tagliato fuori i laboratori artigianali che si occupavano dell'assemblaggio. INSUFFICIENTE

PUNTI DI FORZA
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CAPACITÀ D'INNOVAZIONE
È il principale fattore competitivo delle imprese che ancora operano nel settore. Solo quelle che hanno accettato la sfida dell'innovazione hanno fatto il salto di qualità riuscendo a rispondere alle richieste dei un mercato sempre più esigente. ALTA

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CAPACITÀ COMMERCIALE
Soprattutto agli esordi, è stato determinante per i produttori poter contare su venditori capaci e agguerriti. Alcuni sono diventati a loro volta produttori, molti lavorano ancora e rappresentano la memoria storica di un ciclo imprenditoriale che va aanti. BUONA

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ANTI CONCORRENZA SLEALE
L'ex distretto dell'antifurto, grazie alla capacità di innovazione di processo e di prodotto, è riuscito finora a stare al riparo dalla concorrenza sleale estera. C'è da dire che la capacità di imitare i prodotti fu all'inizio una delle forze propulsive del distretto. DISCRETA

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