Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2012 alle ore 06:44.

My24


RIMINI
Crisi, terremoto in Emilia, "cura" Monti e spending review. E poi le "minacce" arrivate anche dal cielo, con la vicenda Wind Jet / Alitalia che ha avuto, proprio alla vigilia di Ferragosto, inevitabili ripercussioni anche sul movimento dell'aeroporto "Federico Fellini" di Rimini. Quanta fatica, e sussulti, in un'estate che, si sapeva, non sarebbe stata facile. Anche i primi bollettini ufficiali confermano le difficoltà della stagione balneare a Rimini: il primo semestre 2012 si è chiuso sì con una sostanziale stabilità (+0,1% di presenze, dati Ufficio Statistica della Provincia) ma con un mese di giugno che registra un -3% di pernottamenti. Le presenze italiane sono scese del 4,2%. Crescono invece gli stranieri (+1,9%). Le statistiche, però, non fotografano tutta la realtà: fatturati e margini aziendali. Su questo fronte il calo stimato è di un 20-25%, per l'insieme dell'offerta turistica: spiagge, commercio, ristorazione.
Non diminuisce, invece, il numero di reati, come evidenzia l'indagine del Sole 24 Ore pubblicata ieri. Con 23.054 reati totali, Rimini è al terzo posto in Italia per aumento percentuale su base annua: +13,9%. E al secondo per numero di reati in rapporto alla popolazione (7.001 ogni 100mila abitanti). Dati che, come rilevano in una nota congiunta il presidente della Provincia Stefano Vitali e il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, «devono essere rapportati, come fa il Sole 24 Ore, ai numeri reali di cittadini presenti sul territorio» proprio in virtù della sua vocazione turistica. Ovvero «più di 16 milioni di presenze nell'anno» in provincia. «Un'area metropolitana complessa» per la quale le istituzioni locali reclamano, da parte dello Stato, un'adeguata attenzione. Proprio nel momento in cui, invece, è già avviato il processo di riordino delle province (Rimini sarà assorbita nella provincia unica della Romagna) e da Roma arrivano le sforbiciate della spending review.
Tornando alla stagione turistica, «più che la crisi – osserva la presidente degli albergatori riminesi Patrizia Rinaldis – ha influito l'effetto psicologico: quello, per noi, è stato devastante. La gente ha paura di spendere, c'è paura del futuro, e i consumi si sono ridotti». Dal Nord Italia si registra una preoccupante contrazione. A giugno, le presenze di turisti dalla Lombardia in provincia sono scese del 4,2%, quelle dal Piemonte del 5. Luglio e agosto non hanno fatto tornare il sorriso. E se per Ferragosto il quasi pieno è arrivato, in questi giorni una boccata di ossigeno è assicurata dal Meeting di Comunione e Liberazione (19-25 agosto), che porta in dote circa 800mila presenze. La quasi totalità delle strutture alberghiere di Rimini sono piene proprio grazie ai ciellini.
Ma a Rimini, e nel resto della Riviera romagnola, è sugli stranieri che si punta per incrementare quote di mercato e fatturati. E straniero, sempre di più, fa rima con Russia e Paesi dell'Est.
Nel 2011 è avvenuto il sorpasso: i russi arrivati a Rimini sono stati 132.062 (151.790 nell'intera provincia), per 648.456 presenze (l'8,3% del totale) contro i 59.577 arrivi di tedeschi, che con 326.614 presenze per la prima volta sono al secondo posto tra le nazionalità straniere (il 4,3% del totale). E i russi continuano a crescere – +15,7% di presenze in provincia nel primo semestre di quest'anno – spingendo anche il traffico dell'aeroporto internazionale Federico Fellini. Ancora la Rinaldis: «I russi? stanno aumentando, e hanno anche iniziato a muoversi in maniera autonoma, non più solo attraverso i tour operator». Non ci sono solo i clienti facoltosi, quelli con il jet privato. La clientela russa sempre più spesso riempie anche gli alberghi a tre stelle e i bed & breakfast. È un mercato che ha messo in moto anche nuove iniziative imprenditoriali, non solo "autoctone". Come quella dell'imprenditore elvetico Roman Lutz, che con la sua società, la JetSet Group Ltd è venuto a investire a Rimini, in partnership con realtà del settore dell'accoglienza e dell'intrattenimento locali, per offrire servizi d'alto livello. E i russi in Riviera acquistano case, ville, appartamenti. E hanno già messo gli occhi (e i soldi) persino su qualche hotel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA STATISTICA

Il peso dei reati
Il Sole 24 Ore del Lunedì ha pubblicato la classifica delle città con il maggior numero di reati

Ultimi di sezione

Shopping24

Dai nostri archivi